MANTOVA Il testimonial della campagna abbonamenti del Mantova non poteva che essere lui: Gaetano Monachello. Il primo giocatore annunciato dalla società, nonchè l’uomo più atteso dopo l’ultima disgraziata stagione. «Intanto – premette – voglio dirvi che sto bene. Mi sono allenato anche stamattina, per recuperare al più presto la forma migliore. Ho voluto fortemente esserci alla finale play out, anche se non ero al top della forma, e contro il parere dei medici. È andata male, ma in me c’era da subito la voglia di ripartire col Mantova. Sono prima un uomo che un calciatore e non posso dimenticare quanto il Mantova mi abbia aiutato in questi mesi di sconforto. Mi hanno permesso di rimettermi in piedi, mi hanno aspettato, si sono presi cura di me. Volevo restare per ripagare questo affetto. Dopo i play out ho continuato ad allenarmi a Mantovanello, ed ora eccomi qui. Ringrazio il presidente, col quale mi sono accordato in pochissimo tempo».
Monachello avverte vibrazioni positive: «Sta nascendo un Mantova che ha fame e voglia. Qui c’è una società che non ti fa mancare nulla e, credetemi, non è affatto scontato. C’è un centro sportivo all’avanguardia, uno stadio con un manto erboso da far invidia. C’è tutto per costruire basi solide per il futuro. Possanzini? Lui sì che era un bravo attaccante! (ride). Ha idee e tanta voglia di emergere: mi ha fatto una gran bella impressione».
Il bomber siciliano chiude con un messaggio ai tifosi: «L’anno scorso, almeno all’inizio, si avvertiva distacco. Grazie a Piccoli è tornata l’alchimia giusta. Ai mantovani chiedo semplicemente di sostenerci e starci vicino. Non fate come l’estate scorsa, non state a guardare se uno è di Verona. Siamo tutti dei professionisti e vogliamo il bene del Mantova. Io per primo».