I ladri non vanno in vacanza: boom di sistemi d’allarme e telecamere

I ladri hanno atteso che i proprietari uscissero per passare all’azione

MANTOVA Un tentativo domenica scorsa a Castellucchio e un altro l’altro ieri sera a Castiglione delle Stiviere. In entrambi i casi i ladri sono stati costretti a fuggire perché scoperti dai padroni di casa. Sono gli episodi più recenti di furto tentato segnalati nella nostra provincia. Dove le segnalazioni riguardano i furti tentati, perché di quelli riusciti si verrà a sapere eventualmente quando i derubati rientreranno dalle ferie. È uno dei pensieri fissi di chi va in vacanza: lasciare la casa incustodita. Ci sono i rimedi più o meno innovativi quanto efficaci e quelli fai da te dagli esiti a volte discutibili. Porte blindate, inferriate, videosorveglianza. Ci sono poi i più tradizionalisti che confidano in parenti, amici o vicini di casa che fanno un passaggio a dare un’occhiata durante l’assenza. In forte declino, invece, il rimedio di lasciare accesa una luce, la Tv o la radio per fare credere ai ladri che in casa c’è qualcuno. Questi ultimi a livello regionale sono più usati in province come Cremona e Brescia, mentre Mantova, stando un recente studio di settore, con un’implementazione del 56,8% è seconda solo a Milano (67,5%) in Lombardia per diffusione di allarmi e videosorveglianza Si tratta di metodi più o meno consigliati per difendere le proprie abitazioni in periodi di assenza sia brevi che prolungati. Ci sono poi una serie di posti in cui molti si ostinano a nascondere denaro e preziosi nonostante siano in genere i primi posti in cui i topi d’appartamento vanno a vedere. Tra i più gettonati, specialmente dai ladri, c’è il vecchio nascondiglio dei soldi sotto il materasso. Talmente scontato che forse qualcuno spera che i ladri non vadano più a vedere se ci sono soldi. Ci guardano ancora, invece. Così come guardano nel freezer, dove molta gente nasconde contanti e preziosi in alternativa al materasso. È il secondo posto in cui i malviventi vanno a guardare. Il terzo è nel cassetto della biancheria intima: per un professionista del furto è quasi un insulto alla sua professionalità nascondere 3mila euro sotto i boxer. Altri nascondigli sconsigliati sono i quadri, tra i sacchetti della spazzatura e la camera dei bambini: con tutta la tecnologia per i più piccoli quelle stanze sono diventate dei veri e propri caveau.