CASTELBELFORTE – La devozione delle suore nei confronti di quella statua della Madonna, rimasta esposta per mezzo secolo nella cappella ricavata al primo piano del vecchio asilo di Castelbelforte (negli anni ’20 luogo a disposizione dei bisognosi), era forte e ricca di significati. Dopo il passaggio da asilo parrocchiale a scuola materna statale, di quel manufatto non si seppe più nulla. Fino a qualche tempo fa, «quando frugando in un deposito del Comune alla ricerca di alcuni segnali stradali – racconta il sindaco di Castelbelforte Massimiliano Gazzani – avevo notato la statua di cui si erano perse le tracce. Era in un angolo, semicoperta da cianfrusaglie e attrezzi vari, e nessuno ricorda come sia finita lì». Per riportare al suo atavico splendore la statua della madre di Gesù, oggetto di culto e preghiera da parte delle suore che dal 1936 al 1987 gestirono l’asilo appartenente all’Ordine religioso delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli (ogni mattina, alle 6, l’allora parroco don Cinzio Galli vi si recava per celebrare la santa messa), il geometra Giampiero Spoladore si è adoperato per curarne il restauro a titolo gratuito. «E’ una scultura molto bella, oggi tornata a nuova vita grazie al nostro concittadino che voglio ringraziare a nome della comunità. Di recente è stata benedetta dal parroco don Giorgio Dall’Oglio durante una cerimonia pubblica», aggiunge Gazzani. La statua di Maria oggi si trova esposta in una cripta posta ai margini della pista ciclopedonale di piazza Maraini, vicino a quello stesso edificio che per 50 anni aveva ospitato le suore. Quel fabbricato ha continuato la sua funzione educativo-didattica fino al 2001, anno in cui l’amministrazione comunale realizzò ex novo una struttura più adatta alle nuove esigenze della comunità. Successivamente il fabbricato è stato trasformato in un centro polivalente dedicato all’ex vicesindaco Aldo Bennati, dove peraltro si trovano anche la biblioteca comunale e gli ambulatori medici.
Matteo VIncenzi