A Porto l’Irpef aumenta, il sindaco: “Colpa della passata amministrazione”

PORTO – Porto Mantovano Il bilancio 2025 del Comune di Porto Mantovano prevede aumenti di costi relativamente alle utenze e alla gestione di tutti gli immobili comunali, «in considerazione del fatto che negli ultimi anni si è preferito realizzare nuovi fabbricati piuttosto che avviare una vera e lungimirante politica di efficientamento energetico su quelli esistenti». È uno dei temi emersi durante il recente incontro con i cittadini organizzato dall’amministrazione comunale, peraltro molto partecipato, per rendicontare sul primo semestre di legislatura. «L’incremento dello 0,4% dell’aliquota dell’addizionale Irpef, è una scelta necessaria e di responsabilità per garantire la stabilità economica e la continuità dei servizi essenziali offerti ai cittadini. La volontà della nostra amministrazione – ha evidenziato il sindaco Maria Paola Salvarani – è di essere vicino ai più deboli, e infatti la manovra di bilancio garantisce le classi a minor reddito mantenendo una fascia di esenzione di 15.000 euro per l’addizionale Irpef, che altri Comuni, anche limitrofi, non hanno applicato o hanno notevolmente ridotto, prevedendo una soglia di esenzione pressoché inesistente. Si ribadisce la proporzionalità dell’aliquota in base al reddito, pertanto equa rispetto a tutti i lavoratori. Quelli con i redditi più bassi pagheranno proporzionalmente e l’incremento maggiore sarà sostenuto da chi ha una maggiore capacità economica». Un argomento su cui ieri la giunta ha prodotto un’ulteriore puntualizzazione, anche per rispondere alle polemiche sollevate dal Pd nei giorni successivi all’assemblea: «Tale decisione, è giusto precisarlo per dovere di informazione, è stata dettata da una situazione finanziaria oggettivamente complessa, aggravata da scelte politiche passate che ci limitiamo a definire discutibili. Ad ogni modo i servizi principali sono stati tutti confermati; anzi, siamo al lavoro per implementarli».

Matteo Vincenzi