Calcio Serie D – Gli ex mettono in guardia: “Mantova, non avrai vita facile”

Mattia Franchini in maglia biancorossa
Mattia Franchini in maglia biancorossa

Mantova Domenica, contro la Correggese, il Mantova si troverà di fronte ben cinque ex. Se non è un record, poco ci manca. In realtà, due di questi (Riccò e Bertozzini) marcheranno visita causa infortunio. Gli altri tre (Franchini, Saporetti e Carrasco) saranno invece regolarmente in campo.
Sulla  Voce di martedì ha parlato  Lorenzo Riccò, mantovano doc e prodotto del settore giovanile dell’Acm, che ha definito la Correggese come l’anti-Mantova, a dispetto dei 9 punti di distacco e della mini crisi che sta attraversando (un punto nelle ultime tre partite). Ugualmente vogliosi di lasciare il segno al Martelli sono gli altri ex. A cominciare da  Simone Saporetti, che addirittura promette un gol sotto la Te: «Non mi è riuscito nei 6 mesi al Mantova – dice – e credo sia arrivato il momento». Propositi bellicosi a parte, l’ex Bologna, che ha giocato tutte e 13 le partite mettendo a segno 6 gol, conserva un bel ricordo della sua esperienza virgiliana: «Col Mantova ho trovato continuità di prestazione e sono cresciuto. Potevo essere più fortunato sul piano realizzativo, questo sì. A Correggio gioco più vicino alla porta ed anche per questo segno di più. Domenica mi aspetto una bella partita, tra due squadre che provano a giocare a calcio. Noi non stiamo attraversando un grande periodo, però non abbiamo niente da perdere e scenderemo in campo con la testa più libera». Due parole anche su  Lucio Brando, che Saporetti ha avuto come allenatore lo scorso anno a Fiorenzuola: «Sta facendo bene con un gruppo di giocatori fortissimo. Credo che il suo merito principale risieda proprio nella gestione di questo gruppo».
Chi invece disputò l’intera stagione 2017-18 in biancorosso è  Mattia Franchini. «Ho bellissimi ricordi di Mantova – racconta il centrocampista scuola Chievo – . Era il primo anno che mi affacciavo al calcio “vero” e Mantova non è certo una piazza qualsiasi. Ho imparato tanto, poi è cambiata la proprietà e, con l’arrivo del presidente del Verona, ho dovuto ovviamente prendere altre strade. Sono passato all’Union Feltre e poi alla Correggese. Oggi mi sento migliorato sia sotto l’aspetto fisico che su quello realizzativo (ha già segnato 4 gol,  ndr). Anche perchè nel frattempo sono diventato un trequartista. La partita di domenica? Tanto rispetto per il Mantova, ma noi giocheremo la nostra gara e proveremo a fare l’impresa. Quanto alla crisi, siamo una squadra giovane e i momenti di difficoltà capitano. Diciamo che questa si presenta come l’occasione ideale per fare il pieno di autostima».
L’ex più longevo è  Andrea Bertozzini, che a Mantova è rimasto un anno e mezzo, ma che non scende in campo dal 13 ottobre per un infortunio alla schiena. «È un problema più serio del previsto – dice – e non so quando lo risolverò. Sarò comunque in tribuna al Martelli. Mi aspetto una bella partita: da una parte la squadra da battere, dall’altra una compagine giovane con niente da perdere. La Correggese sta facendo un gran campionato, penso che tutti avremmo firmato per giocare al Martelli da quarti in classifica». Il difensore riassume così la sua esperienza in viale Te: «Per me arrivare a vestire la maglia del Mantova a 33 anni è stato il coronamento di una carriera. Sono onorato di aver contribuito a scrivere la storia di questo club. Purtroppo sul campo sono arrivati tanti dispiaceri. Ma quest’anno sento che è quello giusto, lo auguro di cuore a tutti i tifosi: non vedo nessun Como in grado di rovinare la festa». E quando gli chiediamo quale giocatore toglierebbe all’Acm, Bertozzini non ha dubbi: « Gigi Scotto. Ho come un debole per lui. Calciatori così ne ho visti pochi in vita mia».
Infine,  Luis Angel Carrasco. Con i suoi 19 gol, il panamense è stato uno dei grandi protagonisti della promozione in D della Correggese: «A Mantova ero un po’ spaesato – afferma – . Ora sarei più pronto perchè ho imparato molto. Sento questa partita, so cosa vuol dire giocare al Martelli e scenderò in campo con la carica giusta. Sono sicuro che io e i miei compagni faremo una grande partita». Anche l’attaccante, come Saporetti, sogna un gol sotto la Te? «Magari! – dice – . Quella curva resta indimenticabile. Ancora ricordo i cori… e ogni tanto me li canto pure».