Safari d’arte, caccia grossa ai tesori della città

MANTOVA Caccia grossa sì, ma ai tesori della città. In questo caso con il filo rosso di Giulio Romano ad accompagnare famiglie e bambini che parteciperanno a Safari d’arte, organizzato da Ara Macao, in collaborazione con Tagesmutter, con il patrocinio e supporto del Comune di Mantova e di Fondazione comunità mantovana.
Un nuovo approccio all’arte, come sottolineato dal consigliere con delega alla Cultura Giovanni Pasetti, che permette di trovare tesori divertendosi, ma pure di conoscere meglio i beni della nostra città.
L’iniziativa si svolge a tutti gli effetti come una caccia al tesoro, ha illustrato Laura Sguera di Ara Macao, associazione che ha già promosso il progetto in altre città: tramite un format che prevede l’attività di un leader che conduca il gruppo, un kit di supporto, indizi fotografici da individuare sui monumenti, un percorso di circa due chilometri, una didattica accattivante e un quiz finale si partirà per questa emozionante esperienza, che attraversa Palazzo Te, casa di Giulio Romano, Lungorio, Sant’Andrea e Piazza Erbe.
Il programma è ora in fase di allestimento: intanto è possibile partecipare alla raccolta fondi sulla piattaforma mantova.derev. com, per rendere possibili cinque tour ad altrettante scolaresche. Il 16 dicembre si terrà la giornata formativa per le guide, che poi coinvolgeranno, in modi differenti, dal teatro alla narrazione, famiglie, bambini e alunni nei percorsi da scoprire.
Da gennaio si entrerà nella parte operativa dell’attività, con la caccia al tesoro per gruppi con guida. Ma chi volesse procedere in autonomia al safari artistico può scaricare la app Safari d’arte o scegliere la versione cartacea , il libro della collana Ara Macao di Safari travel book.
Si tratta di un’ottima occasione per scoprire particolari della città in cui viviamo, cui però di solito non poniamo attenzione, come specificato da Flavia Sgarbi di Tagesmutter e dallo studioso d’arte Giacomo Cecchin, che si occuperà della formazione delle guide. Tra le peculiarità poste in evidenza, ad esempio, lo stemma di Virgilio sotto i portici di corso Umberto I, che delimitava la zona del mercato. Chi l’aveva mai notato? L’idea è, naturalmentre, anche quella di stimolare così ulteriori approfondimenti di carattere culturale.
Per informazioni la mail è info@safaridarte.it , sito www.safaridarte.it. Ilperf