Allevatori in subbuglio, quota Anafij da contestare

agricoltura

MANTOVA C’è fermento tra i produttori di latte mantovani, e la causa è il nuovo assetto del sistema delle varie associazioni di razza. In questi giorni infatti le aziende con allevamenti di bovine da latte iscritte al libro genealogico di Frisona e Jersey stanno ricevendo, da parte di FederAna, la richiesta di pagamento del saldo della quota associativa 2019 di Anafij (Associazione nazionale allevatori Frisona italiana e Jersey). Tale pretesa però solleva diverse perplessità, a partire dal soggetto che richiede il pagamento, sconosciuto agli allevatori, per continuare con il non corretto assetto di tali associazioni, che hanno provveduto ad effettuare modifiche statutarie mai comunicate ai soci tramite regolare assemblea e mai autorizzate dagli organi di vigilanza, le prefetture: «Modifiche da ritenersi dunque a tutti gli effetti non efficaci – precisa Alberto Cortesi, presidente di Confagricoltura Mantova – e quindi non in grado di sortire effetti giuridici verso gli associati. L’assetto di Anafij e delle altre associazioni di razza è il frutto di scelte e decisioni in contrasto con la normativa vigente, così come denunciato da tempo da Confagricoltura». La Prefettura di Cremona ha infatti revocato le modifiche statutarie di Anafij, determinando il fatto che vige ancora il vecchio statuto. Conseguentemente, Anafij e le altre associazioni non possono qualificarsi come associazioni di primo grado e pretendere il pagamento di quote associative direttamente agli allevatori: «Invitiamo tutti gli allevatori quindi a contestare tale richiesta di pagamento – prosegue Cortesi – inviando via Pec l’apposito modulo, disponibile in tutti i nostri uffici». E anche sulla questione Ama-Aral Confagricoltura vuole fare chiarezza: «L’Apa di Mantova – dice Cortesi – è stata inglobata da Aral, con una cessione di ramo d’azienda decisamente sospetta, frutto infatti di una perizia che ha portato ad una valutazione del patrimonio dell’Apa assolutamente inferiore al suo valore reale. Anche in questo caso è stato deciso tutto senza la convocazione di un’assemblea straordinaria, così come previsto dallo statuto dell’associazione. La conclusione è stata la messa in liquidazione di un organismo con 70 anni di storia, orgoglio degli allevatori mantovani, senza alcun coinvolgimento degli associati».