MANTOVA Ci sono le auto da sogno e le auto del futuro, e per far sì che i sogni diventino realtà è necessario trovare un equilibrio tra bellezza e tecnologia. Di futuro, bellezza, tecnologia si è parlato ieri alla XIX edizione di Autostyle, l’evento organizzato da Berman Spa che si è tenuto nella splendida location di Villa Schiarino a Porto Mantovano. Al centro di questa cornice sontuosa in cui si è parlato di lusso, c’erano le automobili, quelle da sogno. Alcune di queste erano schierate nel parco e al centro a rubare un po’ la scena a Lamborghini e Ferrari, c’era la Pagani Huayra Codalunga: 4 anni di progettazione, 5 esemplari prodotti e già venduti al prezzo di 7 milioni di euro ciascuno. Costa un po’ meno (solo 2 milion e mezzo) la Pagani Utopia, presente ieri solo in modellino in scala 1:5, ispirata ai bolidi anni 60, trend costante tra i designer ieri ad Autostyle.
Ad ammirare questa e altre meraviglie c’erano 150 persone tra invitati e addetti ai lavori, in questa edizione tornata finalmente in presenza dopo due anni forzatamente online. Ma in esposizione oltre a prototipi e auto di superlusso, c’erano anche mezzi con prezzi più “popolari”, perché se i sogni costano più di un occhio della testa il futuro è un po’ meno caro. Ecco dunque le tecnologie applicate alla quotidianità, come l’Alfa Romeo Tonale, che ha ricevuto due premi da riviste altamente specializzate. E non solo di auto e lusso si è parlato. Tra gli ospiti introdotti da Tania Rossi, dello staff di Autostyle, e dal “prof” Roberto Artioli, presidente e anima della Berman Spa di San Benedetto Po, si sono alternati sul palco anche Leonardo Mondolicchio e Mike Jelinek di Wacom che hanno presentato le nuove avveniristiche tecnologie applicate al design, e Matteo Battiston di Essilorluxorottica che ha spiegato, parlando del suo prodotto, gli occhiali, come la tecnologia sta cambiando in funzione dello stile, che è poi il tema centrale di questa edizione di Autostyle. Una sorta di battaglia tra stile e tecnica come ha spiegato Dialma Zinelli, capo aerodinamica della Dallara, in cui il design deve adattarsi alla funzionalità. Punti di vista differenti da quelli di Lorenzo Kercoc, che presentando la Pagani Codalunga ha invece detto che se stile e tecnica devono an dare mano nella mano, prima viene l’estetica, poi la funzionalità. Del resto la competitività in questi ambienti è ai massimi livelli. Lo si è capito quando Pablo German D’Agostino ha annunciato l’imminente ritorno di Maserati in pista nella GT2: sorrisi tirati dagli uomini di Ferrari e Lamborghini alla battuta del “prof” a salutare questa attesa rentrée agonistica.
2yra Codalunga