MANTOVA – Non vuole essere un consigliere “sub judice”, e attendere alla sentenza del tribunale amministrativo rimanendo in aula in un seggio che il suo stesso partito gli contesta. Da qui la decisione: «Mi sono messo in ferie sino al 27 ottobre», commenta Pier Luigi Baschieri la sua dicisione di astenersi da ogni attività in Comune sino al giorno in cui il Tar si pronuncerà sul ricorso presentato da Stefano Nuvolari in merito alla propria mancata elezione per soli 3 voti di differenza su Baschieri. Tre voti decisivi che però, sostiene Nuvolari, potrebbero essere compensati dai 10 voti negatigli. Baschieri dal canto suo vanta altrettante preferenze cassategli in sede di scrutinio. Da qui la decisione del Tar di Brescia di procedere con il riconteggio di tutte le schede delle 10 sezioni indicate dai due contendenti come sedi di contestazione.
Una decisione comunque, quella di Baschieri, che lascia di fatto il suo partito senza una rappresentanza istituzionale per cinque mesi, aprendo di fatto un contenzioso con Forza Italia stessa, la quale ha mancato di esprimersi ufficialmente nel contenzioso tra i suoi due esponenti, magari per dirimere la questione senza il ricorso al tribunale amministrativo.
Insomma, un auto-congelamento che, per la prima volta dalla sua nascita e dalla sua prima discesa in campo nel 1995, lascia nel parlamentino di via Roma nella totale mancanza di rappresentanza azzurra, sia pure per la durata necessaria al riconteggio delle schede e alla sentenza del Tar.