Tar, doppia vittoria del Comune per Belfiore e Fiera Catena

MANTOVA – Due sentenze al Tar di brescia per altrettante questioni che si trascinano da tempo, e doppia vittoria per il Comune, sia pure con penalizzazione in un caso per la mancata vittoria di spese.
Sul tavolo dei giudici della prima sezione del tribunale amministrativo di Brescia il ricorso presentato dalla società in curatela fallimentare che ha costruito il mai aperto centro commerciale di Belfiore nell’area dell’ex macello. Un immobile vuoto da svariati anni, ormai in disfacimento, anch’esso noto come “magone”, circa il quale il Comune aveva imposto per ragioni di sicurezza la chiusura e la pulizia. Provvedimenti resi necessari dal fatto che il grosso complesso è diventato negli anni ritrovo di sbandati e punto di bivacco, con materassi bruciati, immondizia di ogni sorta e persino deiezioni (di piccione e umane) un po’ ovunque.
L’ordinanza emessa da via Roma era stata impugnata dalla curatrice fallimentare, dopo avere comunque atteso ai termini dell’ordinanza. Su questo ricorso il Tar si è pronunciato il 28 aprile riconoscendo nel merito le ragioni dell’ente, ma convenendo che, per la contraddittorietà della giurisprudenza in merito, i costi di lite debbano essere compensati fra le parti.
Un’altra vicenda, molto più complessa, ha visto ancora lo stesso Comune portato avanti al Tar bresciano dalle società che a partire dai primi anni 2000 si sono avventurate nel comparto di Fiera Catena, attraverso varie convenzioni che assegnavano diritti costruttivi ma anche obblighi di cessione di aree standard.
Anche in tal caso il tribunale bresciano, nello stesso giorno, ha prodotto la sentenza sull’articolata e complessa vicenda, che ha attraversato ben quattro mandati amministrativi, riconoscendo l’infondatezza del ricorso presentato dalle società, e portando al Comune il riconoscimento con vittoria di spese, di un discreto “bottino”. La società ricorrente infatti dovrà cedere gratuitamente al Comune di Mantova 6.467 metri quadrati di aree a uso standard, nonché versare allo stesso ente, a titolo di monetizzazione, 453.554,84 euro quale importo per la monetizzazione di 4.493 metri quadrati di edifici pubblici.