MANTOVA È un vero Sos quello lanciato dall’associazione “Gatto randagio”, la onlus che gestisce il gattile comunale di Bosco Virgiliano oltre alla struttura di Curtatone. Il tutto per un centinaio di mici (una quarantina in città e 60 a Curtatone, dove pure è stato allestito uno spazio anche per una decina di cani. Ma i costi ormai, lamentano i volontari, sono diventati insostenibili. Solamente l’ultima bolletta dell’energia elettrica, con la quale vengono riscaldati gli stalli dei gatti, pesa per 5mila euro. Aggiungiamo i costi delle sterilizzazioni e, pagati a proprie spese, da ultimo anche i costi vivi per alcuni conigli e volatili. Insomma, “Gatto randagio” chiede aiuto.
Si sono fatte avanti Elisa Bertolazzi e Stefania Campana, candidate alle regionali di Forza Italia, che hanno visitato le strutture e ascoltato le perorazioni dei volontari. «La nostra visita ha avuto il chiaro scopo di far sentire la vicinanza della politica a questa realtà associativa che, meritoriamente e senza fini di lucro si occupa di raccogliere, accudire, curare gli animali d’affezione con l’obiettivo di promuoverne l’adozione», dicono, rimarcando che proprio a Forza Italia si deve il fatto che «il gatto non è più un animale di serie B. È stata infatti Forza Italia a imporre in Lombardia dal 2020, con una legge regionale, l’obbligo del microchip sottopelle per l’identificazione di tutti i gatti domestici».
Serve ora un ulteriore passo avanti a favore di queste associazioni, impegnate da anni con risorse economiche proprie nella sterilizzazione delle varie colonie feline, nonostante la funzione sia formalmente in capo alle singole agenzie di tutela della salute pubblica. L’impegno è chiaro: aumentare le risorse economiche rese disponibili dalla Regione a favore delle realtà associative che si occupano di cani e gatti, commentano Bertolazzi e Campana. «E poi c’è anche un sogno: quello di inserire la tutela degli animali nelle deleghe dell’assessorato all’Ambiente», concludono.