Controlli dei carabinieri: sei persone denunciate in un giorno

MANTOVA C’era chi andava in giro in auto con un taglierino o un martello nell’abitacolo e chi aveva in tasca degli oggetti usati per pescare nelle cassette delle offerte delle chiese. I carabinieri della Compagnia di Mantova hanno denunciato sei persone nel corso di un servizio effettuato l’altro ieri, finalizzato a prevenire e contenere i reati predatori. A San Benedetto Po, nei pressi della chiesa del paese, i carabinieri hanno individuato e fermato due stranieri, nomadi di etnia rom, che avevano in tasca il kit per la “pesca miracolosa”. Gli arnesi, secondo quanto ricostruito dai militari, consentirebbero di asportare, senza lasciare tracce, le offerte dei fedeli all’interno dei luoghi di culto. I due ladri stavano approfittando dell’affollamento della giornata di mercato settimanale per entrare in chiesa senza dare troppo nell’occhio. Non è andata così: i carabinieri li hanno bloccati e perquisiti sequestrando il loro kit. Visto che non avevano ancora iniziato la loro pesca miracolosa, i due sono stati denunciati per possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli. Sono stati invece denunciati per porto abusivo di oggetti atti a offendere, altri due uomini, uno slavo e un italiano, sulle cui auto sono stati trovati rispettivamente di un taglierino e un martello dai carabinieri di Curtatone e Castel d’Ario. Sempre l’altro ieri, in questo caso a San Giorgio, una 56enne italiana è stata denunciata per furto aggravato. La donna è stata sorpresa all’esterno del negozio Acqua e Sapone con dei cosmetici per un valore di 59 euro, che aveva nascosto nella propria borsa con la quale aveva superato le casse senza pagare. Gli oggetti sono stati recuperati dai carabinieri intervenuti suil posto e restituiti alla titolare del negozio. Nei guai, infine, è finito anche un pluripregiudicato che, nonostante fosse destinatario del foglio di via obbligatorio da Mantova, è stato sorpreso a vagare per la città. Verrà quindi proposta nei suoi confronti una misura di prevenzione più grave e limitativa della libertà personale.