MANTOVA La ditta era andata in fallimento e i macchinari erano stati messi all’asta. Nel frattempo il titolare della ditta fallita aveva potuto continuare a lavorare con quegli stessi macchinari pagando l’affitto al curatore fallimentare sperando di poterli ricomprare. Un gruppo di broker e imprenditori interessato all’acquisto aveva fatto una proposta al titolare della ditta: 20mila euro per ritirarsi dall’asta. L’imprenditore aveva però segnalato il tutto ai carabinieri che avevano fatto scattare la trappola. Per questa vicenda, avvenuta nel marzo 2018, alcuni giorni fa due persone sono state condannate in primo grado a 5 anni e 3 mesi di reclusione per estorsione e turbativa d’asta. Si tratta di Cristian Magnani, 48enne di Gonzaga, e Oscar Forest, 42enne di Pordenone. Inizialmente erano sette le persone coinvolte in questa vicenda. Quattro di queste sono uscite dal processo con un patteggiamento, una è nel frattempo deceduta, mentre le ultime due hanno deciso di affrontare il processo dibattimentale. I fatti riguardano l’asta per il fallimento della ditta Eurofinestre Srl di Roncoferraro. Il titolare, Emanuele Toniato aveva avuto la possibilità di continuare a lavorare pagando l’affitto per usare i suoi stessi macchinari destinati alla vendita all’asta. Nel frattempo una decina di broker aveva contattato la curatrice fallimentare manifestando interesse per i macchinari. Uno di questi, a nome di sette persone, avvicinava Toniato facendogli proposta: noi possiamo rilanciare sull’asta e poi rivendere al prezzo che vogliamo noi. Se vuoi che ce ne stiamo fermi dacci 20mila euro. L’imprenditore fingeva di accettare la proposta, quindi si rovolgeva ai carabinieri che organizzavano la trappola: a Toniato veniva nascosto addosso un microfono e venivano dati 5mila euro in banconote fotocopiate dai carabinieri. L’incontro avveniva dopo che l’asta era stata annullata dalla stessa curatrice insospettita dal fatto che non era stata fatta offerta alcuna. La consegna del denaro veniva fatta a una fermata dell’autobus poco distante dal luogo dell’asta, a Ospitaletto di Marcaria. “Ho solo 5mila euro – aveva detto Toniato -, ma a breve vi darò il resto”. Il tempo di mettersi d’accordo che arrivavano i carabinieri. Giovedì scorso la conclusione del processo nei confronti di Magnani e Forest. Il presidente del collegio dei giudici Enzo Rosina ha accolto la richiesta del Pm Michela Gregorelli e condannato i due imputati a 5 anni e 3 mesi di reclusione. Alle parti civili, Emanuele e Giovanni Toniato, costituitisi con l’avvocato Fabio Piccinelli, è stato riconosciuto un risarcimento di 4mila euro ciascuno più il pagamento delle spese processuali. (cad)