MANTOVA I dubbi non finiscono mai. L’ultimo, sul quale si interrogano diversi esponenti del centrodestra, è relativo a Luca de Marchi, già leghista, quindi civico, poi rappresentante di CasaPound, e oggi inquadrato come consigliere di Fratelli d’Italia. Sarà candidato nelle liste dei fratelli tricolori? Il dubbio c’è.
Indubbiamente de Marchi è rappresentante di un bacino di voti consistenti e tutto suo. Lo ha dimostrato nel 2015, spopolando addirittura in certe aree periferiche della città. E se tanto dovesse ripetersi, non ci sarebbe molto spazio per altri rappresentanti della sua lista, magari più “graditi” alla segreteria provinciale.
Lui stesso d’altro canto sa che il massimo dei voti lo ha raccolto smarcandosi dai partiti. Il che non sgombra il campo dalla possibilità che possa ritentare l’esperienza civica del 2015: operazione che portò via più voti al centrosinistra che al centrodestra, soprattutto a Lunetta.
Proprio in quel quartiere ancora si concentra la sua attenzione costante. Così anche sabato, quando non ha mancato al suo “banco solidale” per dare un sostegno «agli italiani colpiti dalla crisi». Il servizio prevede una raccolta di generi alimentari di prima necessità, distribuito ogni 15 giorni a chi ne fa richiesta. «In tal modo – spiega – voglio dare un aiuto modesto ma importante a persone colpite dalla crisi e mettere in moto un meccanismo di solidarietà»