MANTOVA – Per l’11ª volta di fila il reparto Ostetricia del “Carlo Poma” di Mantova ha ospitato il primo nato dell’anno, sbaragliando la concorrenza degli ospedali di Asola e Pieve di Coriano. Stavolta però il primo bimbo del 2020, oltre a battere la concorrenza degli altri nascituri, ha battuto e sorpreso anche gli stessi genitori. Eh sì, perchè Federico Maraucci avrebbe dovuto nascere il 20 aprile 2020 (data presunta per un normale parto di 40 settimane) ed invece ha deciso di venire alla luce quando di settimane ne mancavano ancora 16. Ovvero con ben 110 giorni di anticipo. Infatti alle 2:31 della scorsa notte è arrivato il primo vagito del piccolo Federico, una minuscola creatura di soli 600 grammi distribuiti su una lunghezza di 33 centimetri, all’incirca una spanna e mezzo.
«Evidentemente voleva nascere prima» ha commentato sorridendo mamma Immacolata Schiavo, che dopodomani compirà 32 anni. «Lavoro al parco giochi Happy Days di via Parma a Mantova, per cui sono sempre a contatto con i bambini. Desideravo averne uno, ma non pensavo che il mio primogenito potesse già nascere alla 24ª settimana».
In effetti la mattina del 31 dicembre mamma Immacolata ha iniziato ad accusare strani dolori. Il marito Vittorio Emanuele Maraucci, 36 anni, in forza al 4° Reggimento Missili di Mantova, ha prontamente accompagnato la consorte all’ospedale “Carlo Poma”, dove è stato appurato che c’erano tutte le condizioni per un parto prematuro. E da quel momento è iniziato il lungo travaglio che ha portato alla nascita, con parto spontaneo, di Federico. «Fortunatamente – spiegano i due coniugi – è andato tutto bene. Vogliamo ringraziare lo staff del reparto Ostetricia, in particolare la dott.ssa Michela Nanni e le tre ostetriche di turno, che ci hanno assistito in maniera esemplare».
Ora Federico, che come detto sta bene, dovrà trascorrere un paio di mesi nel reparto di Neonatologia finché avrà raggiunto un peso ottimale per poter raggiungere la casa di famiglia situata a Villaggio Eremo. I due genitori, entrambi originari di Napoli, sono a Mantova ormai da quasi vent’anni. Per una sessantina di giorni dovranno fare la spola tra la frazione di Curtatone e l’ospedale “Carlo Poma” per stare vicini al loro piccolo Federico. Ma, ne siamo certi, saranno una fatica e un disagio facilmente superabili. (mp)