MANTOVA – «Questa è la realtà: il governo e la sua maggioranza giallo-rossa usano i soldi pubblici per i propri interessi assistenziali e di convenienza punendo i comuni che non si allineano. Ecco cosa davvero succede, al netto delle manfrine di Conte e dei suoi giannizzeri che chiedono collaborazione nell’interesse nazionale ma poi non accettano nulla e nessuno che non baci loro l’anello».
Questo il duro commento di Andrea Dara, parlamentare mantovano della Lega Salvini Premier, alla bocciatura dell’ordine del giorno che impegnava il governo, nell’ambito del “Decreto Rilancio”, a sostenere i comuni mantovani di frontiera con le “zone rosse” di Cremona e Brescia e gli altri enti locali virgiliani particolarmente colpiti dal Covid-19. Una votazione quella dell’altro giorno alla Camera che per la cronaca ha visto prevalere i “no” con 258 preferenze, contro i 211 “sì”, mentre la maggioranza parlamentare era fissata a quota 235. Tra i contrari, e da qui parte la reazione dell’onorevole del Carroccio, anche i parlamentari mantovani Matteo Colaninno (Italia Viva) e Alberto Zolezzi (Movimento 5 Stelle). In sostanza l’Odg presentato da Dara afferiva alla possibilità, anche per gli enti locali mantovani di frontiera – nello specifico Castiglione, Viadana e Canneto ma più in generale anche per tutti i comuni della provincia di Mantova particolarmente danneggiati dalla pandemia da covid-19 – di poter accedere a contributi o fondi straordinari così come previsto per le località del bresciano o cremonese.
«L’Ordine del Giorno, da me presentato – prosegue Dara – per impegnare il governo a dare sostegno ai comuni mantovani di confine con le “zone rosse” di altre province è stato bocciato, la lettera dei sindaci di Castiglione delle Stiviere, Viadana e Canneto sull’Oglio è stata cestinata, così come lo sono state le richieste dei tanti primi cittadini mantovani con cui mi sono coordinato in queste settimane. Chissà cosa dirà adesso il parlamentare grillino della nostra provincia, che faceva mostra di impegno e di interesse? Sappiano lui e le forze politiche delle sua maggioranza che i cittadini dei nostri territori non dimenticheranno certo l’insulto ricevuto».
E aggiunge: «Tra l’altro, visto il lavoro fatto in Commissione per ampliare l’articolo 112 del Decreto – relativamente all’istituzione di un apposito fondo al Ministero dell’Interno in favore dei comuni ricadenti nella province maggiormente colpite dall’emergenza sanitaria – risulta sinceramente allucinante il voltafaccia dei rappresentanti della maggioranza, soprattutto di quelli eletti nella nostra provincia.
Noi della Lega abbiamo lavorato con spirito bipartisan, sostenendo i nostri sindaci e coordinandoci con tutte le forze politiche ma la pasta di cui sono fatti i giallo-rossi ha avuto il sopravvento. Una pasta fatta di faziosità e disinteresse per chi non sottostà alle loro dirette volontà». E conclude: «Adesso è chiaro chi siano i nemici e chi i difensori dei nostri Comuni. E dovrebbe esserlo anche a chi continua a montare inutili diatribe per meri interessi personali, diventando di fatto una spalla preziosa a chi nega sostegno e diritti ai nostri concittadini, così duramente colpiti dal coronavirus, negli affetti come nelle loro attività.
Anche di questi atteggiamenti speculativi e di basso cabotaggio qualcuno dovrà risponderne».