ROMA “Un Decreto Aiuti Quater lacunoso e deludente, che dimentica completamente gli enti locali, già in grave difficoltà. Per questo, nella seduta di stanotte in Aula – che si è protratta fino a tarda ora, a causa dei litigi nella maggioranza che hanno posticipato il voto per tutto il giorno – come Partito Democratico abbiamo deciso di astenerci”. Lo afferma la deputata del Pd Antonella Forattini.
“Astensione – e non voto contrario – perché vogliamo essere responsabili e non distruttivi e perché va preso atto che questo Decreto Aiuti beneficia della virtuosità del precedente Governo Draghi.
Il Governo Meloni non è riuscito, però, a sviluppare un programma equilibrato e ha lasciato totalmente fuori il necessario supporto ai Comuni, dimenticando che sono proprio gli enti locali a farsi carico di una parte importantissima di servizi pubblici essenziali fondamentali per garantire la qualità della vita dei cittadini, il welfare e il sostegno ai fragili.
Come Partito Democratico avevamo presentato proposte di merito che consentissero ai Comuni di provvedere alla spesa alimentare per chi non riesce a permetterselo, di sostenere i maggiori costi per i lavori pubblici già approvati derivanti dall’aumento delle materie prime, di ridurre la burocrazia per i progetti finanziati dal Pnrr.
Questi provvedimenti avrebbero consentito agli enti locali di chiudere i bilanci del 2022 e riuscire a programmare almeno il primo semestre del prossimo anno con sufficiente prospettiva.
Ma il Governo ha respinto sia le nostre proposte sia le richieste presentate dall’Anci e dall’Upi, dimostrando così tutta la sua natura accentratrice e burocratica.
Anche l’esecuzione dei progetti del Pnrr è in pericolo. C’è bisogno, invece, di andare avanti potendo contare su certezze e tempi veloci.
Se per ora questo Decreto Aiuti sta in piedi, pur zoppicando vistosamente, almeno per quanto riguarda la parte di aiuti a famiglie e imprese è solo grazie a quanto lasciato dal precedente Governo. Sono preoccupata per quando si esaurirà la coda di quanto impostato dal Governo Draghi e questo esecutivo dovrà andare avanti contando solo sulle sue poche idee”.