Gli hacker pubblicano sul dark web i dati rubati a Tea. Parte il ricatto o finiranno in rete

MANTOVA Nuovo attacco di pirateria informatica nei confronti di Tea Spa. È stata la stessa azienda di via Taliercio a darne notizia con un comunicato diffuso oggi. Gli hacker hanno fatto sapere di avere “esfiltrato” dei dati personali e avrebbero anche chiesto un riscatto. Si tratta del secondo attacco dopo quello della notte tra il 15 e il 16 aprile scorso, ed è di fatto una prosecuzione di quel primo episodio. In quel frangente l’attacco era stato gestito dal personale preposto per queste emergenze. Nelle scorse ore i pirati informatici appartenenti a un gruppo criminale che opera in rete, hanno contattato Tea Spa rivendicando l’attacco del mese scorso, diretto ad alcune applicazioni tecnologiche aziendali, dichiarando di aver “esfiltrato alcune informazioni, tra cui dati personali, dandone evidenza tramite campioni esemplificativi pubblicati sul dark web”, si legge nel comunicato diffuso da Tea. L’azienda sta attualmente svolgendo delle indagini approfondite per comprendere quali categorie di dati siano stati oggetto di esfiltrazione. “L’istruttoria tecnica – si legge ancora nel comunicato – è realizzata con il supporto di un perito terzo esterno, di comprovata esperienza, cui è stato affidato l’incarico di svolgere attività di digital forensic. sull’evento occorso.” “Sull’evento – fa sapere Tea Spa – è stata pubblicata sul sito internet del Gruppo (www.teaspa.it) un’ampia e dettagliata informativa a supporto dell’utenza. Per qualsiasi dubbio su quanto accaduto o per ulteriori informazioni, sono a disposizione inoltre i seguenti punti di contatto: il numero verde dedicato 800 903693; il responsabile della protezione dei dati del gruppo Tea, avvocato Laura Greco, contattabile all’indirizzo rpd@teaspa.it; l’Ufficio Privacy contattabile all’indirizzo segnalazioniprivacy@teaspa.it”. Subito dopo il primo attacco hacker l’azienda aveva avviato le interlocuzioni di legge con le autorità competenti e gli enti interessati per segnalare la perdita di disponibilità dei dati. Allo stesso modo dopo la rivendicazione del gruppo criminale delle scorse ore il Gruppo Tea ha ritenuto opportuno integrare la notifica preliminare trasmessa al Garante per la privacy e la segnalazione trasmessa agli enti interessati.