Addio a Remo Bianchi, fu presidente Anffas e Csi

MANTOVA  Se ne è andato in silenzio, Remo Bianchi, per tutti noi che abbiamo diviso molti anni con lui nelle stanze delle sedi del Centro Sportivo Italiano (prima in via Corte e poi in piazza Virgiliana) era il “Commenda”.

L’attività del CSI a Mantova prende il via il 7 settembre del 1945 e Remo a quel tempo svolgeva le funzioni di segretario dell’Ente arancioblu di Promozione Sportiva. Nella stagione 1955/1956, Bianchi prende il timone del comando e con lui come Presidente il CSI cresce a dismisura.

Solo nella stagione 1999/2000 lascia la “poltrona” dopo ben 45 anni di attività ininterrotta. Ma, in punta di piedi la sua figura c’è sempre ed in qualità di presidente onorario dà ai giovani dirigenti dell’epoca i consigli giusti ed ottimali per portare avanti nuovi sport (sua l’intuizione del calcio a 5, del calcio femminile e del calcio a 7).

Remo se ne è andato in punta di piedi lasciando come eredità un’infinità di ricordi a generazioni di sportivi del CSI e a tanti amici-colleghi che hanno condiviso con lui questo lungo cammino.

Quante cose studiate, portate avanti e promosse dal “Commenda” (dalla festa dello Sport al Premio della Bontà, dal Natale dello Sportivo alla Messa dei defunti sportivi, dalla Festa dei giovani, una specie di Olimpiade dei ragazzi, al primo campionato studentesco, dai primi tornei notturni al primo campionato giovanile di calcio, dai campionati amatoriali di tutti gli sport ai corsi residenziali per dirigenti-allenatori).

E, come dimenticare le sue felici intuizioni inerenti la comunicazione per portare in alto il “suo” CSI: il Comunicato settimanale (CSInformazioni), il Discobolo Virgiliano che è dato alle stampe ogni anno sin da quel 4 ottobre 1959 quando uscì come supplemento al n. 40 de “La Cittadella” di Mantova

Quante riunioni a discutere col “commenda”, quanti campionati portati avanti, tante gioie, tanti momenti trascorsi in serenità, alcune amarezze espresse ad alta voce o tenute segrete, queste immagini adesso passano rapide in sequenza, ora che Remo se ne è andato.

Lascia come testimonianza preziosa un esempio molto significativo di impegno all’interno dell’Associazione; un vero animatore-educatore sportivo più che un presidente, anche se per tutti Remo resterà il presidente.

Disponibile per tutte le manifestazioni organizzate dal CSI e anche dal Comune e dalla Provincia di Mantova, era sempre pronto a donare il suo tempo sottraendolo, come spesso sono chiamati a farlo i volontari del CSI, alla famiglia o ad altri impegni.

Sicuramente c’è molta tristezza nel sapere adesso che il CSI ha perso questo suo prezioso tassello del grande mosaico di altruismo composto da tanti volontari.

Noi che siamo usciti anzitempo dal CSI abbiamo perso un grande amico.

Giuseppe Sabbadini