MANTOVA Tempo di bilanci, in tutti i sensi, non solo con lo sguardo al preventivo dell’esercizio 2020 appena varato in consiglio; anche a guardare ai costi del Comune in senso retrospettivo, si ha misura delle spese sostenute dall’ente per le festività del 31 dicembre in tutti i cinque anni di mandato del sindaco Mattia Palazzi, che certamente non ha badato al risparmio. Tale infatti i rilievi mossigli – soprattutto sui social network – dal suo predecessore, Nicola Sodano, il quale più di una volta ha sostenuto di avere raggiunto gli stessi risultati con la metà dei costi. Costi che, complessivamente, sfiorano il milione, o addirittura lo superano abbondantemente, se ai costi dei concerti e dei fuochi sommassimo quelli per le luminarie o per gli eventi collaterali.
Come evidenziato dalla tabella qui sopra, i soli cachet degli artisti venuti a Mantova il 31 dicembre in quest’ultimo quinquennio, portano il totale a 700.294 euro. Cifra da incrementarsi ulteriormente con 229.890 euro di fuochi pirici, per un totale complessivo di 929mila e rotti euro.
Sprechi? È il punto di vista degli oppositori del sindaco. Investimenti? Questo è invece il suo punto di vista. Palazzi non ha mai nascosto di volere investire nella città aumentandone l’attrattiva e l’appeal – cosa impossibile a farsi andando al risparmio. Del resto, merito anche della concomitante doppia mostra giuliesca in corso, per questa notte di Capodanno gli alberghi segnano il tutto esaurito.