Inquinamento e omessa bonifica, di nuovo in aula la Colori Freddi

MANTOVA È proseguito ieri mattina, con l’audizione di parte dei testimoni della pubblica accusa, il secondo processo con rito ordinario instaurato a carico dei vertici della Colori Freddi San Giorgio per i reati di omessa bonifica e inquinamento ambientale. A finire nuovamente sul banco degli imputati dunque, dopo la morte del patron Romano Freddi i dirigenti Franco Bondi e Renzo Lui. I fatti a loro contestati sarebbero analoghi ma commessi in tempi diversi a quelli per i quali erano già stati condannati in passato e relativi ad un periodo successivo al 2013. Le ipotesi sostenute dalla procura di via Poma andrebbero quindi ricercate nella continuazione materiale di reati già ipotizzati in passato dagli inquirenti. Anche in questo caso a costituirsi come parti civili il Comune e la Provincia di Mantova. Secondo le accuse i campioni d’acqua prelevati all’interno dello stabilimento di via Barbieri presenterebbero elevate concentrazioni di composti clorurati, composti organici e idrocarburi; tra le altre contestazioni l’aver rilasciato inquinanti nel cavo San Giorgio, oltre all’abbandono di rifiuti sulle sponde dello stesso canale e il loro mancato smaltimento. Prossima udienza il 10 dicembre. Nel 2018 l’azienda era stata condannata per fattispecie di reato del tutto identiche a queste dibattute ieri, al pagamento di una super provvisionale da un milione di euro in favore del Ministero dell’Ambiente, oltre ad una seconda provvisionale immediatamente esecutiva di 50mila euro a testa per gli enti di via Roma e di Palazzo di Bagno.