La centrale operativa Apam: dietro le quinte del trasporto mantovano

MANTOVA Dietro ogni autobus che attraversa la provincia di Mantova c’è un’organizzazione complessa, come spiega Claudio Garatti, amministratore delegato di APAM : «Dietro a un autobus c’è una programmazione complessa, con orari, vincoli e risorse limitate. La “Centrale Operativa”, il “grande cervello” che monitora ogni corsa, è l’ultimo anello di questo sistema». Primo elemento chiave del servizio è l’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale (TPL), che gestisce il contratto di APAM e stabilisce i vincoli operativi. «Siamo vincolati al calendario regionale e alle direttive dell’Agenzia TPL», afferma Garatti. Questo implica che la programmazione deve adattarsi ai fondi disponibili e agli orari scolastici fissati dalla regione. Una volta definiti i parametri, APAM avvia la fase di programmazione. «Incrociamo le richieste del servizio scolastico, che è prioritario, con quelle del trasporto pubblico generale», continua Garatti. Da qui nascono i “turni macchina”, che definiscono le corse, e i “turni uomo”, che stabiliscono i tempi di lavoro degli autisti, rispettando le normative sui tempi di guida. L’attività operativa inizia con il dipartimento di officina, che garantisce ogni giorno i mezzi necessari: in questo compito, oltre al deposito (e sede principale) di Mantova, APAM ha un secondo deposito a Carpenedolo, che serve le tratte verso Castiglione e Asola. Dall’altro lato, l’ufficio movimento assegna ogni autobus al proprio autista, tenendo conto delle rotazioni. In tutto questo, la “Centrale Operativa” è il cuore del servizio. Giovanni Secchiatti, responsabile del servizio di APAM, spiega che, grazie a un sistema di geolocalizzazione, cinque operatori, organizzati in tre turni, monitorano i mezzi in servizio, dalle 5 del mattino alle 21.30. «Possiamo sapere in tempo reale dove si trova ogni autobus e intervenire in caso di ritardi o guasti», afferma Secchiatti. Apam, in aggiunta, si avvale anche del lavoro dei “controllori”, il “braccio armato” del servizio. Figure che intervengono sul campo per risolvere i problemi. «Garantiscono che il servizio funzioni correttamente», aggiunge Garatti, e possono anche gestire autobus di riserva o sostituire autisti. Il momento clou della giornata di servizio è sempre l’uscita degli studenti dalle scuole. APAM garantisce generalmente due uscite per ogni istituto scolastico, alle 13 e alle 14, dimensionando il servizio in base agli studenti, monitorati dai controllori. Tuttavia, c’è rigidità tra il servizio di trasporto e l’autonomia scolastica. «Gli istituti possono legittimamente modificare gli orari, ma ciò si scontra con i limiti del trasporto», spiega Garatti. Quando le scuole fanno uscire straordinariamente gli studenti alle 12, magari per mancanza di sostituzioni di insegnanti, APAM non può sempre garantire un servizio adeguato. In questo meccanismo, l’obliterazione dei biglietti, compresi quelli elettronici annuali, è fondamentale per raccogliere dati che permettono ad APAM di dimensionare meglio il servizio. Questi dati aiutano a calibrare le risorse su ciascuna linea, migliorando l’efficienza del trasporto. Da ricordare che per gli utenti, APAM ha sviluppato l’app “APAM Mobile”, che fornisce aggiornamenti in tempo reale sugli orari e sullo stato del servizio. Un’app indispensabile per chi usa i mezzi pubblici. APAM lavora ogni giorno per garantire un trasporto pubblico efficiente e sicuro. Grazie a una programmazione attenta e all’impegno del personale, l’azienda risponde alle esigenze di migliaia di utenti. «Siamo il setaccio che cattura ogni piccola anomalia sul territorio», conclude Garatti. Antonia Bersellini Baroni