Via i tre passaggi a livello: il Comune ratifica l’atto siglato a Roma in settembre

MANTOVA – Ora è nero su bianco. Proprio ieri il Comune ha ratificato, rendendolo operativo, il protocollo d’intesa siglato in settembre con Rfi dal sindaco  Mattia Palazzi mirato alla soppressione dei principali passaggi a livello che chiudono Mantova nella cintura ferroviaria. Sovrappassi o bretelle, se possibile, ovvero «ove non possibile, la razionalizzazione dei passaggi a livello mediante la realizzazione di opere sostitutive». Questa la volontà sottoscritta, oltre che dal primo cittadino, anche dal ministro delle infrastrutture Paola De Micheli e dall’amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana Maurizio Gentile. L’intesa si fonda sul precedente protocollo d’intenti sottoscritto nel febbraio 2018 tra il Comune e Rfi per l’individuazione di possibili soluzioni al nodo ferroviario cittadino al fine di ovviare ai ben noti problemi urbanistici e ambientali. In tale ambito, e nell’ottica di spostamento modale verso la ferrovia e la navigazione, specie del trasporto merci, Rfi si è impegnata a verificare «soluzioni progettuali che, garantendo la continuità delle connessioni ferroviarie oggi esistenti, possano portare alla soppressione del tratto della linea ferroviaria Mantova-Monselice, compreso fra la stazione di Mantova e quella di Frassino, e alla definizione di una linea merci alternativa». Ma questo è un altro problema.
Nel nuovo protocollo, in vista del raddoppio della Mantova-Codogno, si conviene sulla necessità di «chiudere il passaggio a livello su strada Circonvallazione sud e realizzare, in alternativa alla contestuale chiusura di strada Circonvallazione Sud, un sovrappasso viabilistico tra la strada Dosso del Corso e via Cremona a fianco del Cimitero Monumentale a cura e spese di Rfi stessa».
Non solo. La necessità di dare soluzione al quadrante nord lungo la linea Modena- Verona, si dà prioritaria l’eliminazione del passaggio a livello di Cittadella «mediante la realizzazione di un sottopasso/sovrappasso e contenendo le interferenze fra i flussi modali lungo via San Giovanni Bono, mediante una viabilità alternativa di accesso al polo ricreativo e sportivo denominato “Canottieri Mincio”», tale da permettere di riservare il transito su via Bono ai soli residenti.
Quanto alla tratta Mantova- Monselice, «si rende opportuno procedere alla soppressione dell’ulteriore passaggio a livello su strada Circonvallazione Sud. E, ultimo ma non ultimo, secondo una soluzione comunque coerente col progetto del “passante di Porta Cerese”, il Comune si impegna a farsi parte attiva mettendo a disposizione quel progetto, unitamente al piano di soppressione delle ulteriori sbarre sulla Mantova-Monselice in via Taliercio.
E i costi? Stante il protocollo, «10 milioni sono previsti a carico del concessionario; il 50% del costo dell’intervento a carico di Regione Lombardia fino alla concorrenza massima di 10,15 milioni e 0,5 milioni da carico di Rfi. Eventuali maggiori oneri oltre i 20,65 milioni rimangono a carico del Comune di Mantova».