MANTOVA Lavori conclusi: la ciclabile di Lunetta chiude un capitolo che era stato aperto da molto tempo nel contesto della viabilità eco-compatibile, ma soprattutto nel disegno generale di unificare attraverso arterie di velocità lenta i quartieri al centro cittadino. Nulla deve essere considerato periferia, aveva sempre detto il sindaco facendo della politica dei quartieri uno dei suoi cavalli di battaglia. Le infrastrutture ciclopedonali in tal senso occupano un posto preminente, compresa la lingua d’asfalto che da Lunetta porta alla cosiddetta città “entro i laghi” – per usare una distinzione attribuita all’ex sindaco Gianni Usvardi.
L’impegno dell’amministrazione è stato mantenuto e proprio in questi giorni si è chiuso il capitolo del pieno ripristino funzionale della ciclabile. Le richieste di mettere mano a quella pista erano pervenute dagli stessi residenti durante i ciclici incontri della giunta con i comitati e gli abitanti del quartiere. Da troppo tempo non si faceva manutenzione; l’asfalto era fortemente ammalorato e il parapetto era ormai ridotto in condizioni biasimevoli.
Come sottolinea l’assessore alle opere pubbliche Nicola Martinelli, adesso i lavori sono compiuti in tutte le parti richieste. Lo scorso anno era stata sostituita la staccionata in legno ammalorata in più punti. Quest’anno si è invece messo mano al manto stradale e alla stessa banchina su cui corre la pista che aveva denunciato diversi cedimenti. Ora l’asfalto è nuovo e il fondo è stato consolidato.
Tutto a posto? Sì e no. Ma il no non riguarda solamente Lunetta. Invero, la strada che è affiancata dalla ciclabile presenta gli stessi cedimenti, e il manto bituminoso non viene rifatto da decenni. Buche, crepe, avvallamenti… Insomma, un gruviera e una sofferenza per quei residenti (e sono i più) che in città arrivano con l’auto, non con la bici.