MANTOVA Il mercato spostato in piazzale Te nei giorni scorsi, ancor prima della stretta governative non convince fino in fondo i commercianti, che prima ancora della scelta criticano il sindaco per la mancanza di dialogo con le associazioni. “La decisione irrevocabile per prevenire possibili escalation nella nostra provincia, ci rammarica – spiega Simone Nasi di Anva Confesercenti – anche perché abbiamo lavorato seguendo le linee guida dei tecnici e non abbiamo notizia di assembramenti pericolosi nei mercati. Siamo stati convocati in Comune per prendere visione della decisione della giunta di Mantova, presa sabato pomeriggio e resa pubblica sulla stampa e sui social di domenica. Esprimo il rammarico, la delusione e lo sconforto della categoria della decisione e valutazione presa. Siamo consapevoli della situazione difficile e di escalation dei contagi e sono altrettanto evidenti le notizie spesso contrastanti delle autorità competenti in materia”.
Nasi ribadisce che in merito alla sicurezza, “era ed è il primo pensiero che abbiamo per noi, per i nostri collaboratori e l’utenza tanto che la categoria fino a oggi si è ben comportata. Abbiamo rispettato i protocolli con le diverse flessibilità concesse nei vari momenti. Non ricordo di segnalazioni o assembramenti significativi nei mercati, men che meno di comportamenti come visto in altri video apparsi sui social. All’incontro ci è stato illustrato il quadro interpretativo degli esperti del Comune, che ci hanno detto di altri amministratori di altre città che stanno valutando, della decisione presa per prevenire una escalation di contagi che oggi la nostra provincia rispetto ad altre realtà però non ha. Ci è stato detto che l’alternativa allo spostamento al Te valutata era la sospensione dello svolgimento del mercato settimanale e che poiché la prospettiva a oggi è di un periodo non quantificabile dalle previsioni del Governo sul numero dei contagi. Non è facile accettare questa decisione ci aspettavamo dalle autorità interventi puntuali e circoscritti alle situazioni dove le regole non vengono rispettate, anziché un intervento così invasivo come lo spostamento in un momento di grande difficoltà per le imprese”.
Infine Nasi ha chiesto e ottenuto che l’area del Te sia già da giovedì prossimo adeguata a standard normali di lavoro compresi i controlli sugli assembramenti. “Ci hanno riferito che il sindaco ha rassicurato che comunque il mercato ha il suo luogo in centro storico e non al Te, che si tratta di questo momento di emergenza”.