MANTOVA – Se per il sindaco Mattia Palazzi è un sogno che si va a realizzare e per il progettista milanese Emanuele Bortolotti è un vuoto funzionale che si va a riempire, per le minoranze consiliari invece – nella fattispecie Lega unitamente alla nuova civica del candidato sindaco Stefano Rossi “Mantova Ideale” e Fratelli d’Italia – il maxi progetto di riqualificazione dell’area tra lo stadio e Palazzo Te è solo un perpetuo spot elettorale fatto di rendering su rendering. «La zona del “Martelli” – spiegano le opposizioni in un comunicato – va certamente riqualificata e questo lo sosteniamo anche noi da tempo, ma tale intervento lo si può fare senza cancellare la storia della nostra città. Dal progetto – presentato l’altro giorno dall’amministrazione comunale nello “Spazio Te” della villa giuliesca – pare che certe decisioni siano state prese, tipo quelle di eliminare del tutto l’ippodromo, togliere i due campetti da calcio in esso inglobato e spostare il luna park; ma quello che ci chiediamo è se l’amministrazione abbia già gli accordi per spostarlo in area demaniale al Migliaretto oppure se abbia già concordato lo spostamento dei campi di allenamento del Mantova Calcio. Semplicemente questa, come quella portata avanti da cinque anni, è pura campagna elettorale fatta a mezzo del Comune e del pubblico. Gli unici due rendering che hanno trovato riscontro nella realtà, sono Ocno e il restyling di corso Pradella. Per il primo crediamo sia inutile aggiungere altro a quanto è stato già scritto e detto; per il secondo è meglio iniziare a chiedersi se siano regolarmente state inviate lettere di contestazione a chi lo ha realizzato visto che già iniziano a vedersi sfaldamenti nel manto stradale che andranno ripristinati per evitare di tornare nella situazione viabilistica precedente, ma con 78 parcheggi in meno. Si consideri poi che otto milioni di euro per fare un parco sono una cifra esorbitante, un impegno pesante per la comunità che a nostro avviso ha bisogno di ben altro. Consigliamo al sindaco Palazzi un pò di umiltà, che a quanto pare non gli appartiene: adesso sarà valutato dai cittadini per quel che ha fatto e non sia così certo che l’esito elettorale sia scontato. Noi riteniamo che la città abbia bisogno di risolvere i problemi reali dei cittadini che quotidianamente affrontano passaggi a livello chiusi per lungo tempo, code interminabili nel traffico: la new green deal va bene quando già tutto il resto funziona».