Lucia di Lammermoor segna il ritorno di Riccardo Frizza sul podio del Metropolitan Opera di New York

MANTOVA   Il prossimo 23 aprile, Lucia di Lammermoor segna il ritorno di Riccardo Frizza sul podio del Metropolitan

Opera di New York. Il capolavoro donizettiano viene presentato nella nuova

produzione di Simon Stone che sposta l’azione dalla Scozia del XVI secolo in

una sorta di Rust Belt americana, un’area un tempo prospera ma oggi caduta

in declino e abbandono. Il team creativo è completato da Alice Babidge e

Blanca Añón (costume designers), Lizzie Clachan (set designer), James

Farncombe (lighting designer), Luke Halls (projecton designer) e Sara Erde

(choreographer).

Nelle parti principali cantano Nadine Sierra (Lucia), Javier Camarena

(Edgardo), Artur Ruciński (Enrico) e Matthew Rose (Raimondo).

Seguiranno otto repliche

sino al 21 maggio. La recita del 21 maggio sarà trasmessa in diretta nei

cinema di tutto il mondo aderenti al progetto The Met, oltre che su Toll

Brothers – Metropolitan Opera International Radio Network.

 Il direttore bresciano ha dichiarato: «Sono felice di tornare al Metropolitan

Opera per dirigere un’opera che mi è molto cara: innanzitutto perché è uno

dei capolavori del nostro caro Donizetti, poi perché a 𝘓𝘶𝘤𝘪𝘢 debbo il

Premio Ópera XXI 2019 del quale sono particolarmente orgoglioso. Dal 2016 mi

confronto con quest’opera di assoluta bellezza, eccellenza del Belcanto.

Prima a Palermo, poi a all’Opéra Bastille, alla Fenice e a Bilbao. Da Lucia,

ogni volta, arriva la conferma della grandezza di Donizetti, di quella sua

scrittura così tipica dei primi dell’Ottocento eppure così diversa e

superiore alle altre. La possibilità per chi è a New York in questo periodo

di ammirare da vicino la partitura autografa all’Istituto Italiano di

Cultura è una straordinaria opportunità di studio oltre che un gioioso

evento per la città di Bergamo e per il suo Donizetti Opera del quale ho

l’onore di essere il direttore musicale».

Il manoscritto dell’opera, custodito presso la Biblioteca “Angelo Mai” di

Bergamo, è volato per la prima volta oltreoceano e sarà esposto dal 21

aprile al 21 maggio all’IIC in Park Avenue. Il 21 aprile, nella sede

dell’Istituto, sarà organizzata una tavola rotonda con la partecipazione del

Maestro Frizza e il contributo di alcuni video che mostreranno Bergamo e i

suoi tesori. Sarà l’occasione per presentare anche l’edizione critica della

Lucia di Lammermoor a cura di Gabriele Dotto (presente ala tavola rotonda) e

Roger Parker, edita da alcuni mesi da Ricordi nell’ambito dell’Edizione

Nazionale realizzata con la collaborazione del Comune di Bergamo e della

Fondazione Teatro Donizetti. La documentazione dell’esposizione della

partitura manoscritta di Lucia di Lammermoor a New York, nonché i contributi

testuali e alcuni video e approfondimenti, saranno disponibili anche sulla

piattaforma stanzeitaliane.it che da un anno costituisce il museo virtuale

dell’IIC: un modo per rendere fruibile l’intero lavoro documentario agli

studiosi e al pubblico che non è a New York.

Elide Bergamaschi