Pedopornografia, 40enne in manette: trovati ne cellullare e nel tablet 521 file

MANTOVA –  Gli agenti della Polizia Postale hanno trovato 521 file di immagini pornografiche con minorenni sparse tra cellulare, tablet e altri supporti digitali di un 40enne di Mantova che è stato tratto in arresto per detenzione di materiale pedopornografico. L’arresto è stato eseguito in seguito ad una perquisizione domiciliare avvenuta nel pomeriggio di lunedì scorso 19 aprile. Ieri mattina si è tenuta l’udienza di convalida di arresto davanti al gip  Beatrice Bergamasco che ha accolto la richiesta della procura disponendo per il 40enne la custodia cautelare in carcere. La procura di via Poma si è quindi dichiarata incompetente e per questo motivo l’intera vicenda sarà trasmessa alla procura distrettuale di Brescia che coordina le indagini visto che i reati contestati sono competenza della Dda. L’uomo, un incensurato e da quel che risulta  single, sarebbe coinvolto in un’indagine più vasta su un giro di immagini e video perdopornografici; files che verrebbero scambiati tramite social e app. Al momento dell’arresto al 40enne oltre all’articolo 600 quater del codice penale, quello relativo alla detenzione di materiale pedopornografico, era stata contestata anche la diffusione di questo materiale (articolo 600 ter del codice penale,  ndr), che gli potrebbe costyare una condanna fino a 5 anni di reclusione. Il gip però avrebbe considerato la tenuità del reato di diffusione, convalidando l’arresto in carcere solo per la detenzione di materiale pedopornografico, per il quale in caso di condanna è prevista una pena massima di tre anni di reclusione. Il giudice però ha anche riconosciuto l’ingente quantità di materiale pedopornografico trovato al 40enne, ciò che, sempre in caso di processo e condanna, comporterebbe un eventuale aumento della pena finale di circa otto mesi.