MANTOVA Una tempistica precisa non c’è, ma si possono considerare pressoché conclusi i lavori del primo lotto del Palazzo del Podestà; quello che i tecnici di via Visi chiamano “la pila 1”, che rappresentava anche la parte più consistente dell’intero progetto di recupero. Un intervento che ha consumato pressoché tutto il budget arrivato dal governo per intervento diretto dell’ex premier Matteo Renzi (circa 9 milioni), lasciando scoperto del tutto invece il secondo lotto. «Ma si tratta di una tranche di lavori molto meno impegnativi rispetto a quella del primo lotto», assicura l’assessore ai lavori pubblici Nicola Martinelli, Che aggiunge: «Per questo secondo lotto che comprenderà le finiture e il restauro dei numerosi affreschi emersi dai lavori serviranno ancora alcuni milioni di euro. Ma vedremo di reperire anche queste risorse».
Intanto lo scopo dell’amministrazione era arrivare a fine mandato con qualcosa di visibile e funzionale, perché il monumentale palazzo di piazza Erbe non rimanesse a lungo con le impalcature post-terremoto. Il disegno di recuperare l’immobile risale alla giunta Brioni, ma di fatto dal 2010, all’infuori delle opere di messa in sicurezza dopo il sisma del 2012 tutto il cantiere non dava segni di vita. «Oggi possiamo dire invece che i lavori procedono bene» assicura Martinelli.
I due ascensori-montacarichi sono stati realizzati secondo le prescrizioni e norme vigenti. Sempre in questo primo lotto sono ricompresi i lavori sui tetti della Masseria, le scale di sicurezza, i bagni e il collegamento funzionale con l’attiguo Palazzo della Ragione. «Senza questi interventi, alla Ragione sarebbe mancata la funzionalità, che adesso invece è piena per ospitare eventi e mostre», precisa l’assessore.
Vari livelli sono già stati ultimati. Altri devono invece attendere nuove iniezioni di finanziamenti. Anche l’arengario affacciato su piazza Broletto è oggetto di interventi. Ma poi, quale destinazione dare a questo complesso? Oltre 200 stanze, dice Martinelli, su cui lo stesso sindaco Mattia Palazzi sta «facendo ragionamenti», ma ad oggi sono solo idee, proposte, ragionamenti in itinere..