MANTOVA – Ha ricevuto a Roma il prestigioso riconoscimento del “Gambero Rosso” il Panificio Rio di Michele Sganzerla ed Elisabetta Szabo di via Corridoni: premio alle 50 migliori panetterie d’Italia che fanno uso di prodotti “antichi” e selezionati, e rigorosamente sani e autoctoni.
La “mission” del Rio è presto detto, e si contempla nel “manifesto dell’arte bianca”: sfornare un pane buono al punto da riconnettere il consumatore in un circuito virtuoso che armonizzi l’uomo con la natura.
Come? Impiegando pasta madre per far lievitare farine gentili, e ottenere un prodotto non standardizzato. Anzi, al contrario, parliamo di componenti che esaltano il grano della tradizione virgiliana, il grano del territorio, altamente selezionato e che nella sua purezza si pregia di particolari proprietà organolettiche.
Non è solo un premio al palato di chi mangia, spiegano i titolari, ma un riconoscimento che va a tutti: a chi mangia, senz’altro, ma anche alla terra, alla tradizione che preserva e tramanda questa biodiversità. Insomma, il premio dato dal “Gambero Rosso” è il premio a una storia, a un territorio e a validi artigiani che lo sanno preservare.