MANTOVA Pro-Gest aveva chiesto una proroga di due settimane per rispondere al preavviso di diniego della conferenza di servizi sulla valutazione d’impatto ambientale e la Provincia di Mantova ne aveva invece concessa una che scadeva ieri, quando lo stesso ente di Palazzo di Bagno ha concesso alla società che fa capo alla famiglia Zago un’ulteriore proroga al prossimo 12 novembre. Alla fine, dunque, Pro-Gest ha ottenuto tre settimane di proroga contro le due che aveva chiesto. Un surplus che avrebbe un significato preciso: l’azienda andrebbe verso la rinuncia all’inceneritore, dietro le forti pressioni del Comune di Mantova. Questo almeno quel che si legge fra le righe di un comunicato diffuso ieri dalla Provincia di Mantova. “Considerato che la società dichiara che ha in corso di predisposizione un’importante modifica in riduzione del progetto – recita la nota diffusa ieri dall’ente di Palazzo di Bagno – diretta a superare i motivi ostativi indicati nella relazione istruttoria a supporto del preavviso di diniego inviato a Cartiere Villa Lagarina l’11 ottobre scorso, si ridetermina la scadenza per la consegna della nuova proposta progettuale, corredata della documentazione per la compiuta valutazione di tutti gli impatti ambientali e sanitari, al 12 novembre 2019”. La lettera porta la firma del dirigente dell’Area Tutela e Valorizzazione dell’ambiente Giovanni Urbani ed è stata inviata ieri pomeriggio all’azienda e a tutti gli enti coinvolti nella conferenza di servizi per l’autorizzazione unica regionale chiesta da Cartiere Villa Lagarina per la sede produttiva di via Poggio Reale. Ieri scadevano infatti i termini per la presentazione di osservazioni e integrazioni al preavviso di diniego ma “dato atto – prosegue la nota – che la proposta di modifica in riduzione è un elemento di novità e può avere importanti e positive ripercussioni sugli impatti ambientali già valutati e ritenuto che qualsiasi proposta di modifica in riduzione del progetto debba essere corredata di tutta la documentazione tecnica necessaria per supportare le nuove valutazioni degli impatti attesi su tutte le matrici ambientali e in particolare modo sulla salute pubblica”, l’ente di via Principe Amedeo ha concesso più tempo alla società. “Ancora una volta quindi – viene sottolineato – la Provincia ha garantito la correttezza del procedimento, dando nello stesso tempo il giusto spazio alle parti per portare avanti le proprie istanze senza comprimere i diritti di nessuno”.