Sanità, è braccio di ferro Fratelli d’Italia-Lega. Giubilati Azzi e Mannino. Al loro posto Anna Gerola (Asst) e Ida Maria Ada Ramponi (Ats)

MANTOVA Non è detta l’ultima parola, che si avrà solo il 28 dicembre con l’approvazione del bilancio previsionale della Regione, ma ormai sembrerebbero definiti i nuovi quadri dirigenti della sanità mantovana. Alla direzione generale dell’Asst, l’azienda ospedaliera, subentrerà Anna Gerola, mentre al vertice dell’Ats, l’ex Asl, Ida Maria Ada Ramponi.
Lasciano il posto, rispettivamente, Mara Azzi, che in attesa del collocamento in pensione potrebbe andare al distretto di Viadana, sua città, in qualità di dirigente (come peraltro da lei stessa richiesto), terza pagella migliore della LOmbardia la scorsa estate, e Salvatore Mannino, anch’egli prossimo al pensionamento.
Questo rimescolamento non passa come scelta indolore da parte del Pirellone. È evidente infatti che si sta consumando un braccio di ferro tra i soggetti politici della maggioranza e l’assessore Guido Bertolaso. Quest’ultimo (che ha rinunciato persino alla retribuzione assessorile) aveva annunciato come indirizzo per le nomine quello di scegliere persone di provata competenza, o testualmente «di alto profilo». Posizione che, malgrado le mediazioni compiute dal governatore Attilio Fontana, non hanno evitato le scaramucce fra i partiti che hanno alzato gli scudi. E principalmente la contesa si è espressa tra Fratelli d’Italia, che ha “prenotato” il 50% dei dirigenti (tra Asst e Ats) e Lega, da un lato, mentre dall’altro si schiera la posizione meritocratica, prima che politica, dell’assessore e dei “tre saggi” che lo consigliano di accantonare le appartenenze.
Bertolaso in difetto di ricezione delle sue condizioni ha manifestato persino l’intenzione di dimettersi dopo Natale. Frattanto rimbalzano i nomi della Gerola, 60 anni, mogliese, laureata in giurisprudenza a Modena, oggi commissario straordinario dell’Asst del Garda, destinata al “Poma”, accreditata in Fd’I, e della Ramponi, 58 anni, anche lei laureata in giurisprudenza, proveniente dall’Asst di Crema che dirige dal 2021. Non sembra avere precisi sponsor politici.