Si affermata ieri la nuova ondata di canicola sahariana: poco dopo le 16 il termometro ha raggiunto in città i 36 gradi, fino ad oggi la temperatura più alta dell’anno.
Non finisce qui, però. Ci aspetta infatti una settimana letteralmente tropicale, con un sole incontrastato e temperature estreme nel corso del pomeriggio almeno fino a giovedì. Più in particolare, domani e mercoledì nel mantovano si toccheranno i 37 gradi e a sud del Po anche i 38°. Potrebbe essere quindi l’ondata sahariana più imponente e duratura dell’estate. La morsa dell’aria calda stabilizzerà l’aria anche sull’arco alpino inibendo l’attività cumuliforme di montagna (e qualche locale rovescio) che ha caratterizzato gli ultimi giorni.
L’ennesima ondata canicolare non investirà direttamente l’Italia. Da domani a mercoledì sarà molto più attiva sulla Penisola Iberica e sulla Francia meridionale. Città come Siviglia raggiungeranno i 43-44 gradi e nel sud della Francia si sfioreranno i 40°. Caldo intenso anche nella Parigi olimpica con punte di 35°.
Parte del calore arriverà tuttavia anche verso l’Italia, specie martedì e mercoledì, i giorni più caldi della settimana anche per effetto della compressione dell’aria grazie ad un debole effetto di ricaduta delle correnti dalle Alpi verso la Valpadana. Ci aspettano insomma giorni difficili, con umidità in progressivo aumento e temperature avvertite che nel pomeriggio toccherà i 42 gradi con punte di 43/44° nelle zone più umide.
Farà molto caldo anche di notte: le temperature scenderanno sotto i 30 gradi solo dopo le 23 per portarsi fra 23 e 25° solo all’alba e nelle zone rurali. Nelle zone urbane non scenderanno invece sotto i 25° per effetto dell’isola di calore generata delle superfici cementificate.
Farà caldo anche in quota con temperature fra 29 e 30 gradi sulle vicine alture veronesi attorno ai mille metri di quota. Lo zero termico si porterà del resto attorno a 4600 metri, altitudine elevatissima.
Condizioni ambientali così difficili sconsigliano la permanenza all’aperto dei bambini sotto i 5 anni come degli anziani fra le 12 e le 18 per l’elevata concentrazione di ozono, il gas che si forma per una reazione chimica per contatto fra l’ossigeno e il biossido d’azoto in presenza di temperature oltre i 34 gradi. Da giovedì, infine, la temperatura perderà un grado o due ma solo per effetto dell’aumento dell’umidità, tale da impedire un’eccessiva risalita delle temperature.
Una tregua arriverà solo a partire da venerdì sera. Grazie al passaggio di un debole fronte perturbato sulle Alpi, da sabato qualche temporale riuscirà a sottrarre diversi gradi alla Valpadana. Quasi un miraggio a giudicare da ciò che ci aspetta nei prossimi cinque giorni. Non sarà in ogni caso un evento in grado di apportare al clima padano quella svolta che solo un fronte ben organizzato potrebbe produrre.
Alessandro Azzoni