BOZZOLO – Nei giorni scorsi il Comune di Bozzolo ha accolto secondo le normative in vigore un minore non accompagnato di origini straniere, giunto in Italia privo di documenti e dichiaratosi maggiorenne allo sbarco a Lampedusa: il giovane che parrebbe avere poco più di sedici anni venne di fatto assegnato – quando ancora non se ne conosceva la reale età – alla struttura di accoglienza per maggiorenni gestita da Emergency Transport Pobic, situata proprio a Bozzolo secondo l’iter predisposto, ma in un secondo momento, una volta riscontrati i veritieri dati anagrafici del giovane, il Comune, su segnalazione degli uffici di prefettura, si è fatto carico della protezione e del mantenimento di quest’ultimo. Ad oggi il giovane risiede in una struttura protetta nel cremonese. «Come disposto dalle normative in vigore provvederemo per un terzo al mantenimento e all’accoglienza del minore mentre i due terzi restanti saranno coperti dallo Stato -afferma il primo cittadino di Bozzolo Giuseppe Torchio – Al momento il ragazzo, che inizialmente si era dichiarato maggiorenne, risiede in una struttura protetta nel cremonese ed è assistito da assistenti sociali e operatori del settore. L’amministrazione comunale provvederà alla tutela del ragazzo, come vuole la normativa, tuttavia io credo che il fenomeno che in questi mesi e anni sta avendo luogo necessiti di un maggiore intervento, un provvedimento legislativo all’altezza della situazione. – continua il primo cittadino – Noi abbiamo in carico un solo minore, ma altri Comuni, altre città, si trovano innumerevoli casi simili al nostro a cui dover provvedere con le risorse comunali disponibili, e con la crisi che oggi ci ritroviamo, a volte si incontrano delle difficoltà a coprire tutti i costi. La mia è semplicemente la lettura di un fenomeno, che richiede un intervento maggiore per gestire una circostanza di questa portata». Il Comune provvederà alla tutela del ragazzo fino al compimento di quest’ultimo, della maggiore età.