MANTOVA – La pubblica accusa aveva chiesto una condanna a due anni di reclusione per uno e otto mesi di reclusione per l’altra. Ieri però il giudice ha deciso diversamente, condannando a tre anni e tre mesi di reclusione Cristiano Benati, 41enne mantovano residente a Ferrara, mentre ha assolto Maria Martino, 29enne di Cirò Marina, provincia di Crotone. Benati, difeso dall’avvocato Luca Faccin, era accusato di truffa, tentata estorsione, abusivismo finanziario e minacce, quest’ultimo reato in concorso con Maria Martino. Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, essendo all’epoca dei fatti, il dicembre 2018, titolare di un’agenzia immobiliare con sede in città, il 41enne si sarebbe presentato come mediatore finanziario sia tramite annunci sul Web che affissioni sulla vetrina della propria agenzia, senza però averne i titoli. In questo modo avrebbe convinto un cliente a sottoscrivere un contratto di trading con l’acquisto di prodotti finanziari che avrebbero garantito un’alta redditività e nello stesso tempo bassi rischi con la certezza del rimborso in conto capitale. Quando però dopo circa 4 mesi il cliente si era presentato in agenzia per chiedere notizie sul suo investimento, il 41enne avrebbe estratto una pistola puntandola addosso al malcapitato dicendogli che la sua vita valeva meno di un proiettile, e che non gli sparava solo perché le circostanze in quel momento non lo permettevano. In quello stesso frangente l’agente immobiliare avrebbe cercato di far firmare al cliente una scrittura privata in cui dichiarava che i 15mila euro che aveva messo in quell’investimento gli erano stati restituiti. Cosa che la vittima del 41enne rifiutava di fare, nonostante la pistola puntata addosso e le minacce che gli avrebbe fatto anche la 29enne calabrese, che in quella stessa sede gli avrebbe detto di appartenere a una famiglia calabrese molto potente, lasciando intendere future ritorsioni nei suoi confronti. Ieri dopo l’arringa finale degli avvocati delle difese, che hanno chiesto l’assoluzione dei loro assistiti, il giudice Gilberto Casari ha condannato Cristiano Benati a 3 anni e 3 mesi di reclusione 700 euro di multa, mentre Maria Martino è stata assolta per non aver commesso il fatto. L’avvocato Faccin dal canto suo aveva chiesto aveva chiesto l’ improcedibilità dell’azione per difetto di valida querela per il delitto di truffa ed in ogni caso l’assoluzione dai 4 reati contestati. Le motivazioni della sentenza saranno despositate entro 90 giorni, dopodiché i difensori valuteranno l’eventuale ricorso in appello.