A Mantova Il Lago dei Cigni dell’European Classical Ballet con Jana Salenko

MANTOVA L’European Classical Ballet annuncia una inedita tournée italiana: la compagnia internazionale si esibirà in via eccezionale con Jana Salenko, prima ballerina del Berlin State Ballet.

Insieme, dal 1° al 6 novembre, porteranno nei teatri di Firenze, Mantova, Milano, Padova, Verona e Torino tre capolavori della danza classica – “Il Lago dei Cigni”, “Lo Schiaccianoci” e “La Bella Addormentata” – meraviglioso trittico accomunato dalle musiche del grande compositore Petr Il’ic Cajkovskij e dalle coreografie di Marius Petipa rivisitate da Andrei Batalov del Teatro Bolshoi.

Boris Zhurilov, stella dell’Opera Nazionale di Ungheria, danzerà nella Bella Addormentata e nello Schiaccianoci come primo ballerino ospite della Compagnia.

“Non vediamo l’ora di incontrare il pubblico italiano a teatro. L’emotività che ci dimostra e il calore con cui ci accoglie è sempre bellissimo. Siamo profondamente legati a questo Paese da dove provengono anche molti dei nostri artisti, che sono un grandissimo motivo di orgoglio” spiega il fondatore e direttore artistico della compagnia, Andrey Scharaev che aggiunge “Danzare insieme a Jana Salenko è senza dubbio una vera e propria “festa della danza”. Lei è un diamante di purezza assoluta del balletto, una stella mondiale che ispira, stimola ed eleva tutti noi artisti”.

Prima Ballerina al Berlin State Ballet, formatasi alla Pisarev Ballet School, Jana Salenko vanta infatti una carriera straordinaria che l’ha vista nel ruolo di protagonista in Teatri internazionali come il Mariinsky di San Pietroburgo, lo Staatsballett di Berlino, il Wiener Staatsballett in Austria, al Royal Ballet di Londra, al Tokyo Ballet in Giappone e all’Opera di Roma. La sua tecnica, la sua grazia e l’empatia della sua danza la rendono una delle interpreti più ammirate della sua generazione.

Ora è pronta a calcare le scene italiane insieme agli artisti dell’European Classical Ballet, un incontro fortunato come lei stessa racconta: “Danzare con loro è come danzare con una grande famiglia. Sono circondata da ballerini giovani ed esperti, li vedo sostenersi a vicenda sia dietro le quinte che sul palco. Mi emoziona vedere come mi ascoltano e come a loro volta mi supportano dimostrando grande amore. Lavoriamo tanto e con sacrificio ma c’è molta gratificazione”.

Alla base della compagnia emerge quindi la capacità di un grande lavoro di squadra in grado di unire paesi ed età diverse. “Nella nostra compagnia ogni anello è importante. Siamo circa 35 persone, di età e provenienze diverse. Questo ci permette di confrontarci e crescere sempre insieme. Lavoriamo in tutto il mondo e da sempre gli elementi fondanti del nostro danzare sono l’amore e il rispetto reciproco” spiega Scharaev che ha fondato la compagnia nel 2008.

Il ritmo della prima tournèe italiana si preannuncia intenso. Nove gli spettacoli in programma nei primi sei giorni del mese di novembre con le tre tappe iniziali, Verona, Torino e Padova, a doppio appuntamento (pomeridiano e serale). “Questo per me è un sogno. Ho sempre sperato di ballare ogni giorno in una città diversa come faceva il grande maestro Nureyev. È la prima volta che lo faccio, addirittura danzando due ruoli differenti nello stesso giorno. È difficile ma entusiasmante e allo stesso tempo penso alla grande opportunità che abbiamo di poter raccontare al pubblico quest’arte meravigliosa di cui siamo portavoce” commenta Jana Salenko che anche con riferimento ai suoi tre figli (16, 5 e 3 anni) invita tutti i genitori a teatro “Il balletto parla di cultura, di sentimenti, di stile. È una grande arte capace di trasmettere emozioni pure e forti, è una forma di educazione e di avvicinamento alla splendida musica classica, può essere anche lo stimolo per numerose professioni”.

Un messaggio che trova conferma nelle parole di Boris Zhurilov, solista dell’Hungarian National Ballet, che con grande gioia la affiancherà negli spettacoli de La Bella Addormentata e Lo Schiaccianoci (i due hanno già danzato insieme in un tour ad Atene): “Avevo 5 anni quando mia madre ed io siamo andati per la prima volta al Teatro Mariinsky a vedere uno spettacolo dell’Accademia Vaganova, a cui partecipava mia sorella maggiore. Era Lo schiaccianoci. Già dai primi accordi della musica, me sono innamorato. E quando è apparso il principe sul palco, ho capito che, da grande, avrei dovuto diventare un solista di balletto e interpretare quel ruolo. Il balletto è un’arte molto complessa. Un artista deve avere buone doti fisiche, espressività, musicalità, resistenza, ma soprattutto forza di spirito. Mi piace ricordare, soprattutto ai più giovani, che è fondamentale sognare e lasciarsi ispirare dalla bellezza. Il balletto non è infatti solo il numero di pirouette o virtuosismi eseguiti, prima di tutto è la danza dell’anima dell’interprete”.

Per l’occasione la Compagnia ha scelto di portare in scena tre capolavori della danza classica considerati un patrimonio culturale universale. Opere pensate per accogliere un pubblico trasversale e di ogni età, storie popolari e leggende differenti che rimandano sempre al sogno, alla favola, all’incantesimo e che hanno come fil rouge il sentimento d’amore, rimarcato dalle magistrali musiche di Tchaikovsky e reso incantevole dalle sceneggiature e dai preziosi costumi di scena, che l’European Classical Ballet realizza a mano.

La Bella Addormentata, balletto con cui verrà inaugurata la tournèe a Verona il 1° novembre pomeriggio in programma poi anche a Padova, accompagna il pubblico in un’altra epoca, nel bosco incantato dove la favola di Charles Perrault narra le vicende della principessa Aurora e del malvagio incantesimo che la addormenta per cento lunghi anni.

Lo Schiaccianoci, balletto e personaggio diventato emblema dell’atmosfera natalizia in tutto il mondo che verrà rappresentato a Torino, Padova e Milano, riporta alla spensieratezza, alla curiosità e all’entusiasmo dell’essere fanciulli.

Conclude il trittico, l’affascinante e senza tempo Il Lago dei Cigni – in programma a Verona, Torino, Firenze e Mantova – con i suoi movimenti languidi e struggenti, nervosi e pieni di forza e quella metamorfosi cigno-regina che ha qualcosa di magico, come la stessa prima ballerina racconta: “Il Lago dei Cigni è uno dei miei balletti preferiti. In pochissimo tempo passo da donna cigno a principessa, è qualcosa di straordinario che mi permette di immergermi in un altro mondo. Nella nostra vita noi siamo immersi nel lavoro, nella vita sociale, nella comunicazione. A volte smettiamo di “sentire”. Odette/Odile mi permette di entrare in un mondo magico, un mondo tutto mio”.