MANTOVA Esordio da incorniciare per la stagione concertistica 2023-24 di Tempo d’Orchestra, venerdì sera al Teatro Bibiena, con il meritato successo riscosso dall’Orchestra da Camera di Mantova e dal duo pianistico Silver-Garburg. A fare gli onori di casa per questa prima data della 31° edizione della rassegna prodotta da Oficina Ocm, W. A. Mozart (1756-1791) con un avvincente saggio della sua genialità, quanto mai apprezzato sia perché immerso nel fascino architettonico del Bibiena, sia per la consolidata affinità della sua musica con le caratteristiche e la grande esperienza specifica dell’Ocm. Programma tutto mozartiano, dunque, aperto dalla Sinfonia n. 1 in mi bem. magg. K 16, il primo approccio del giovanissimo Mozart a composizioni di queste dimensioni, risalente al suo soggiorno a Londra quando ancora doveva compiere nove anni. Puntuale la rappresentazione della fresca invenzione e della scorrevolezza ritmica dell’opera da parte dell’Orchestra da Camera di Mantova, indirizzata dal direttore Ernest Hoetzl verso una lettura a tratti riflessiva e contenuta nei tempi, ma attenta alla scintillante trama melodica e alla sonorità strumentale in cui si scorgono affinità col gusto italiano. Era poco più che ventenne, Mozart, quando scrisse il Concerto per due pianoforti n. 10 in mi bem. magg. K 365 in cui gli aspetti virtuosistici trovano un giusto equilibrio con un più maturo sviluppo dei temi, con la scorrevolezza del dialogo tra i ruoli dei due strumentisti e l’alternanza di colori espressivi. Davvero pregevole l’interpretazione offertane da Sivan Silver e Gil Garburg, coppia affiatatissima nella combinazione del gesto tecnico e nella visione complessiva del senso intimo della composizione. Applauditissimi, hanno risposto a quattro mani con l’atmosfera serena del Waltz n. 15 op. 39 di J. Brahms (1833-1897). A completare l’avvincente itinerario mozartiano, la celeberrima Sinfonia n. 41 in do magg. K 551 “Jupter”: terreno fertilissimo per mettere in risalto le qualità tecniche, la vitale espressività e la brillantezza sonora dell’Orchestra da Camera di Mantova che l’appassionata direzione di Ernest Hoetzl ha contribuito a rendere emotivamente coinvolgente. Da sottolineare il conclamato pregio dell’acustica del Teatro Bibiena che, anche a fronte della dimensione sinfonica dell’organico, ha consentito di apprezzare sia la vibrante corposità sonora dell’orchestra, sia i dettagli più minuziosi di quest’opera solare, monumentale, capolavoro di ricerca contrappuntistica e dello stile classico già proiettato verso il futuro. Tutto ciò, grazie alla magistrale prova offerta dai protagonisti dell’evento, salutati dai meritati, entusiastici applausi finali. Un vero successo ribadito la sera successiva, sempre al Bibiena: stesso programma e medesimi interpreti impegnati anche nella trasferta internazionale, domenica 15 ottobre, in Austria sul prestigioso palcoscenico della Konzerthaus di Klagenfurt.