Rinascimento virgiliano in terracotta

MANTOVA Oggi alle 18, presso il Tempio di San Sebastiano progettato da L. B. Alberti si terrà il settimo incontro della rassegna Flash d’arte. L’evento, organizzato con gli Amici di Palazzo Te, sarà incentrato sugli ultimi studi legati alla decorazione fittile del primo rinascimento mantovano. La terracotta fu un materiale notevolmente utilizzato per realizzare sculture nel corso del Rinascimento, soprattutto nei contesti privi di cave di marmo, e fu assai apprezzato per la sua versatilità (che favorì grandi sperimentazioni in campo artistico) e la sua “umiltà” (tanto che fu spesso impiegato dagli ordini mendicanti).
Il territorio mantovano non sembra aver ospitato con continuità importanti botteghe di plasticatori come invece avvenuto in molti altri contesti della Valle del Po: ad esempio a Padova, Ferrara, Modena e Cremona.
Le numerose sculture fittili conservate al Tempio Alberti, al Maca e in altre istituzioni virgiliane offriranno però lo spunto per ripercorrere – e dove possibile ricostruire – la misconosciuta storia della scultura in terracotta nel Mantovano. L’incontro sarà tenuto dal dott. Marco Scansani, storico dell’arte, attualmente assegnista di ricerca all’Università di Trento per un progetto di mappatura degli scultori quattrocenteschi in terracotta nella valle del Po.
I suoi interessi di studio sono principalmente rivolti alla storia della scultura, e in particolare alla coroplastica, alla medaglistica, alla ceroplastica e alla bronzistica in piccola scala, argomenti a cui ha dedicato articoli scientifici, saggi, contributi per mostre e convegni. Per prenotazioni 0376 367087 o informazioni maca.museimantova.it