‘Ndrangheta, 6 arresti contro clan Labate per estorsioni e armi

REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – I Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari e decreto di sequestro preventivo nei confronti di 6 persone (4 in carcere e 2 agli arresti domiciliari). Eseguita una misura interdittiva personale nei confronti di una dipendente del comune di Reggio Calabria (sospensione per 12 mesi dall’esercizio di pubblico ufficiale o servizio) e una misura di sequestro preventivo delle quote di partecipazione e di tutti gli elementi presenti nel patrimonio aziendale riguardante una impresa di onoranze con sede in Reggio Calabria.
Le indagini sono partite nel 2017, a seguito del rinvenimento di armi d’assalto, anche da guerra e relativo munizionamento.
E’ stata avviata un’indagine di utenze telefoniche, ambientali ed acquisizione di atti che hanno consentito di accertare la riconducibilità di quelle armi ad un più ampio gruppo di persone storicamente inserite nella “cosca Labate” conosciuta anche con il nome di “Ti Mangiu” che ha il controllo della zona Gebbione nella città di Reggio Calabria. Sono emersi e contestati agli indagati diversi reati. In particolare associazione di tipo mafioso per avere stabilmente fatto parte della ‘ndrangheta, presente ed operante sul territorio nazionale e all’estero, costituita da numerosi locali, articolata in tre mandamenti, con organo di vertice collegiale denominato “Provincia”, ed in particolare della sua articolazione territoriale denominata cosca “Labate” in prevalenza operante nel quartiere Gebbione del Comune di Reggio Calabria e nelle aree limitrofe, avvalendosi della forza di intimidazione per commettere una serie indeterminata di delitti.
(ITALPRESS).