PORTO MANTOVANO – Garantire un aiuto a persone con disabilità per far sì che possano integrarsi nei diversi aspetti di vita quotidiana, soprattutto all’interno del mondo del lavoro. Questo l’impegno che si è prefissata la cooperativa sociale “La Quercia” grazie al progetto “Ti porto in Quercia”, presentato pubblicamente al Centro Socio Ricreativo di Bancole alla presenza del nuovo sindaco di Porto Mantovano Maria Paola Salvarani, del presidente della Provincia Carlo Bottani e del commissario della Camera di Commercio Carlo Zanetti.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione, il presidente de La Quercia Fausto Ferriani si è soffermato sull’importanza di avere una struttura in grado di aiutare e favorire i ragazzi nel loro percorso di crescita. Un cammino il cui obiettivo, grazie anche al fondamentale aiuto degli educatori, è proprio quello di aiutarli ad inserirsi nel contesto sociale. «Si tratta di un progetto che è stato presentato ai bandi emblematici maggiori di Fondazione Cariplo nel 2022, al quale è stato dato un contributo di un milione di euro», ha evidenziato Ferriani, il quale è entrato subito nel dettaglio dell’opera: «All’interno di questo luogo faremo confluire due servizi diurni: uno sarà un Centro socio-educativo per 25 persone che saranno aiutate a sviluppare le loro abilità sociali, l’altro un Servizio di formazione all’autonomia, per un massimo di 35 utenti, improntato proprio sull’inserimento al mondo del lavoro. La nostra realtà – ha aggiunto – è già inserita a Porto Mantovano sin dal 2016, per cui questo nuovo Centro sarà un andare avanti con questa fattiva collaborazione».
L’intervento prevede, al civico 72 di via Bachelet, la ristrutturazione di un ampio immobile (al grezzo) a piano terra e contestualmente un “lavoro di Comunità” che mira al coinvolgimento del territorio, di gruppi ed associazioni. Il nuovo Centro avrà una superficie di 443 metri quadrati e sarà un luogo aperto alla comunità, con la possibilità di mettere a disposizione gli spazi per necessità varie e progetti che nasceranno nel confronto, nello scambio tra la cooperativa e il territorio. Il costo complessivo dei lavori, partiti lo scorso maggio, è di 1 milione e 572.000 mila euro, somma che include l’acquisto dei mobili, di alcuni automezzi e di tutto quanto sarà necessario per avere una struttura tecnologicamente all’avanguardia nei sistemi di impatto ambientale e di dotazione tecnologica. Il termine dei lavori è fissato per metà del 2025.
Matteo Vincenzi