MANTOVA «La tracimazione controllata nel Po non esiste; e il tratto di rigurgito di foce Secchia è Po». Le parole del segretario generale ell’Autorità di Bacino, Meuccio Berselli, giunte alla fine dell’incontro istituzionale svoltosi allo Ster di Mantova ieri pomeriggio, sembrano mettere la parola fine all’eventualità di una sperimentazione in tal senso lungo il grande fiume ma, e il dibattito che è scaturito nell’incontro di ieri lo ha dimostrato, le perplessità del territorio restano quasi immutate. In ogni caso le dichiarazioni di Berselli, che ha escluso la presenza di finestre nel territorio mantovano per effettuare la tracimazione controllata, avranno sicuramente un peso importante nel dibattito ulteriore che seguirà su quello che è diventato uno dei temi caldi di questo inizio 2019.
La riunione allo Ster di ieri vedeva la presenza, al tavolo dei relatori, del direttore di Aipo Luigi Mille, di Diego Terruzzi della Direzione Generale Territorio e Urbanistica di Regione Lombardia e, successivamente, del docente del Politecnico di Milano Giovanni Menduni, incaricato di illustrare alcuni degli studi in atto per il rafforzamento degli argini, tra cui quello dell’inserimento di fibre ottiche nelle sponde per rilevare qualsiasi tipo di danneggiamento in atto. Ciò che – al di là delle rassicurazioni di Berselli – ha animato la discussione risiede nell’espressione legata al rafforzamento degli argini affinchè possano essere tracimabili in caso di eventi eccezionali di piena. Discussione ulteriormente rinfocolata dal fatto che esistono due quote di adeguamento arginale: quella definita Simpo 82 – preferita da Aipo e Autorià di Bacino da applicare con un ulteriore franco di un metro – e quella definita Pai che il territorio dimostra di gradire maggiormente in quanto alzerebbe ulteriormente la quota arginale. Il dibattito resta ancora aperto dunque, e non è escluso che le discussioni proseguano anche nei prossimi giorni.
La tracimazione controllata nel Po non esiste
Così il segretario generale dell’Autorità di Bacino ai rappresentanti territoriali