CASTEL D’ARIO – Prosegue la discussione a distanza sul posizionamento di un lettore targhe all’ingresso di Castel d’Ario. A tornare sulla vicenda è il capogruppo di “Un paese migliore”, Pierluigi Fregna, che già in consiglio aveva avuto modo di esporre le proprie perplessità in merito alle modalità di utilizzo dello strumento, da parte dei vigili, per quanto riguarda l’accertamento della mancata revisione. «La verità, temo, è che a rimetterci saranno come sempre le persone oneste che magari hanno avuto una dimenticanza – afferma Fregna, che poi si rivolge direttamente ai cittadini -. Se passate davanti alla telecamera e gli agenti stanno effettuando il servizio di controllo sul territorio, la telecamera avviserà gli agenti e, se non in regola, sarete fermati dalla pattuglia che, dopo avervi chiesto i documenti, vi contesterà la violazione, vi farà il verbale e vi ritirerà la carta di circolazione del mezzo. Premetto che sappiamo quanto sia importante eseguire la revisione dell’automobile, ma buona parte di noi, specialmente chi ha una vettura con più di 4 anni, è a conoscenza che ogni 2 anni scade la revisione e sa che capita spesso che la nostra officina non ci abbia spedito l’avviso, oppure che le poste non l’abbiano recapitato, o ancora, caso più frequente, che ci siamo dimenticati. Ebbene, nessuna attenuante: chi incapperà in queste situazioni sappia che la sanzione può oscillare da 169 euro a 679 euro, alla quale si aggiunge il ritiro della carta di circolazione; dopodiché, bisognerà fare la revisione dell’auto e presentarsi agli uffici della vigilanza per riottenere il libretto. Un ultimo particolare: se la pattuglia non vi ferma perché impegnata in altra contestazione, non vuol dire che tutto è filato liscio. La telecamera che ha controllato i dati del veicolo creerà una lista e gli agenti provvederanno a spedirvi la contestazione; e nel caso che i dati in possesso degli agenti siano sbagliati, avrete 10 giorni per presentare le vostre ricevute ed annullare il verbale». Fregna tiene a precisare che non è contrario ai lettori di targhe o agli altri dispositivi elettronici in grado di fornire il riscontro circa la regolarità dei requisiti di legge per la circolazione stradale, ma verso un sistema che senza le opportune modifiche «rischia di penalizzare sempre i soliti, e non chi, magari dichiarandosi nullatenente, se ne continuerà ad andare in giro senza rispettare le regole. D’altronde non c’è da meravigliarsi, perché per lo Stato italiano, in tutte le sue ramificazioni, il cittadino è solamente un limone da spremere».
Matteo Vincenzi