MANTOVA – arà chiamato a rispondere dell’accusa di tentato omicidio il giovane magrebino ritenuto responsabile del ferimento di un connazionale durante una lite tra coinquilini in un appartamento di Ostiglia nel novembre 2020, durante il lockdown. Ieri avrebbe dovuto svolgersi l’udienza preliminare davanti al gup Arianna Busato, rinviata però a causa di un errore di notifica. La lite, scattata tra tre operai per futili motivi in un appartamento di via Vittorio Veneto, era degenerata arrivando a pugni e spintoni, fino a quando era spuntato un coltello e un giovane maghrebino era rimasto ferito in modo molto grave, con un profondo taglio in testa. A dare l’allarme, quella sera, erano stati i vicini di casa che avevano sentito delle urla provenire dall’abitazione. Si erano subito preoccupati, immaginando che fosse successo qualcosa di grave, forse scaturito dalla tensione per la convivenza forzata imposta dal lockdown, perché i tre, che abitavano lì da tempo, non avevano mai disturbato né dato problemi di alcun genere. Quando erano arrivati i carabinieri di Borgo Mantovano, avevano trovato il ferito a terra sanguinante; così chiamati subito i soccorritori la vittima era stata portata d’urgenza all’ospedale di Pieve di Coriano. Uno degli altri due coinquilini si era chiamato fuori, sostenendo di non aver preso parte alla lite e di aver anzi cercato di sedarla, mentre l’altro, evidentemente il responsabile dell’aggressione con un coltello prelevato dalla cucina, era stato portato in caserma.