Morto di stenti nella casa abbandonata, muore suzzarese 72enne

SUZZARA – Hanno un nome i poveri resti rinvenuti lo scorso 14 ottobre a Sant’Ilario d’Enza, nel Reggiano, all’interno dello stabilimento dismesso della Fabbrica Europa (ex azienda conserviera); e quel nome conduce nelle nostre terre, dato che gli esami del Dna hanno confermato che il corpo è del 72enne suzzarese Giuseppe Vaccari, allontanatosi dalla cittadina del Premio tempo fa senza farvi più ritorno.
Il ritrovamento del corpo aveva gettato nello sconcerto la comunità di Sant’Ilario d’Enza: era risaputo che la ex Fabbrica Europa era diventata rifugio di senzatetto, disperati ma anche tossicodipendenti e spacciatori, e per questo motivo una ditta specializzata era stata incaricata di sbarrare porte e finestre per impedire l’accesso a persone che potevano trasformare il sito abbandonato in un rifugio di fortuna. E proprio uno degli operai si era accorto, in mezzo al disordine presente al piano terra, che quello che stava vedendo non era un fagotto di stracci, ma purtroppo un corpo senza vita.
Prono, vestito con una semplice maglia, un paio di jeans e un paio di scarpe, il corpo era in stato di decomposizione così avanzato da rendere impossibile un riconoscimento a vista, e anche i documenti che erano stati ritrovati addosso al cadavere non avrebbero condotto nella giusta direzione.
Le indagini della Procura di Reggio hanno ristretto il cerchio delle possibili identificazioni e quindi, individuati alcuni parenti del Vaccari, hanno proceduto con l’esame del Dna che ha confermato, purtroppo, l’identità del 72enne. Il successivo esame autoptico avrebbe inoltre confermato che l’uomo non è morto per un atto di violenza nei suoi confronti nè di autolesionismo: né omicidio, né suicidio, e nemmeno un decesso per overdose. Purtroppo nemmeno un malore ma l’ipotesi più triste: il povero 72enne è morto di stenti.
Nessun giallo quindi, nè colpevoli da cercare, solo una vicenda molto triste, di una persona finita – per motivi che, per rispetto, non vogliamo soffermarci ad analizzare – ai margini della società e che dalla vita se ne andata da sola, in un contesto di fatiscenza e degrado.