SERMIDE E FELONICA – 500mila euro a sostegno di famiglie e piccole imprese in difficoltà a causa dell’emergenza sanitaria: è quanto ha stanziato, in aggiunta a ciò che è stato messo a disposizione dal Governo, il Comune di Sermide e Felonica, con risorse che sono state individuate nel bilancio comunale.
«Ovviamente questo impegno non doveva avere ripercussioni sulla pressione fiscale locale né tantomeno essere a scapito degli impegni già previsti nella programmazione comunale – spiegano dall’amministrazione comunale sermidese-felonichese – in effetti la pressione fiscale è stata ridotta per la stragrande maggioranza dei contribuenti tramite il riallineamento delle aliquote sull’intero territorio comunale, dapprima relativamente all’addizionale Irpef e successivamente per le aliquote dell’Imu; attualmente possiamo vantare aliquote fiscali comunali tra le più contenute della provincia».
Volendo entrare nel dettaglio dei 500mila euro impegnati per i soli “aiuti emergenziali pandemia”, la ripartizione ha riguardato dapprima l’esenzione della “Cosap ” per tutte le attività ambulanti e quelle fisse con utilizzo di plateatico, circa 100 imprese, per un importo di circa 20mila euro, poi la parziale esenzione della “tari ” (tariffa rifiuti) per tutte le utenze non domestiche, oltre 300, diversificate a seconda del periodo di chiusura, per un importo di quasi 180mila euro, quindi un aiuto di 50mila euro. alle oltre 330 famiglie con figli in età scolare come supporto economico per acquisto di materiale informatico, scolastico e abbigliamento, spendibile nei negozi convenzionati del Comune di Sermide e Felonica, e infine un aiuto alle quasi 200 microimprese del comune, che hanno subito danni economici a seguito della pandemia, con contributo diversificato in base al numero di addetti: in questo ultimo caso la somma messa a disposizione è stata di 250mila euro. Per quanto riguarda la gestione dei contributi alle famiglie previsti dai Decreti della Presidenza del Consiglio l’Amministrazione Comunale si è attivata per mettere a disposizione i “buoni spesa” per circa 80mila euro pervenuti ed erogati in due diversi periodi e destinati all’acquisto di beni di prima necessità da parte delle famiglie più bisognose.
«Grazie alla competenza e alla disponibilità degli impiegati comunali e di tanti volontari – concludono dall’amministrazione guidata da Mirco Bortesi – che fin dai primi giorni si sono messi a disposizione per rispondere ai bisogni dei concittadini in maggior difficoltà, si è potuto attivare un valido servizio di consegna a domicilio di alimenti, farmaci e tanto altro e essere un punto di riferimento per le persone sole.