Un gonzaghese che lavora al Trivulzio tra i primi vaccinati d’Italia

GONZAGA – Tra i primi vaccinati d’Italia anche un gonzaghese d’origine: Emanuel Alberini, responsabile magazzino economale del Pio Albergo Trivulzio di Milano domenica è stato selezionato tra i volontari della struttura per essere sottoposto al vaccino: «È un atto di responsabilità e di amore nei confronti altrui – commenta il coordinatore – ed è per me un vero onore essere uno tra i primi vaccinati durante il V-Day. Grazie a tutto il personale del Pio Albergo Trivulzio».
Se durante la prima ondata, la casa di riposo milanese tra le più grandi d’Europa ha affrontato momenti critici ed interminabili, oggi la luce in fondo al tunnel appare più luminosa che mai, ed Emanuel insieme ai suoi colleghi è tra i primi a testimoniare l’inizio di questa lunga discesa. Le difficoltà sono state parecchio notevoli, specialmente alle battute inaugurali quando materiali, camici e protezioni erano irreperibili mentre la paura quella non mancava mai, la stessa che l’operatore descrive nel ricordare l’istante in cui si trovò davanti agli occhi la sfilata dei Camion di Bergamo divenuti ormai il simbolo triste ma emblematico della vicenda.
E se la memoria di questa battaglia porta con sé cicatrici amare, diventano invece fari i legami creati nel bel mezzo delle avversità: «Ho riscoperto il bene familiare tra dipendenti e colleghi, ci siamo legati molto, ed è stato un modo per supportarci a vicenda ed affrontare insieme questo duro momento», racconta sempre il gonzaghese.
Una famiglia davvero larga, composta da circa millecinquecento dipendenti che oggi esulta e mostra quella piccola parte di Italia che finalmente si rimette in piedi dopo una grave caduta. Nonostante le numerose critiche relative alle modalità gestionali che hanno portato la struttura sulle prime pagine e nei notiziari di tutto il paese, Emanuel Alberini si è sempre detto tutelato e sicuro all’interno del ricovero e ciò viene ulteriormente dimostrato dal fatto che subito dopo la prima ondata – appena le risorse di protezione sono tornate disponibili – la direzione ha effettuato rifornimenti in via precauzionale in previsione dell’arrivo di una possibile seconda ondata.