Gli scienziati del Natural History Museum di Londra hanno studiato gli uccelli marini e scoperto una nuova malattia causata esclusivamente dalla plastica. I volatili colpiti da questa malattia, denominata “plasticosi”, hanno il tratto digestivo danneggiato a causa dell’ingestione di rifiuti: secondo i ricercatori, si tratterebbe del primo caso registrato di fibrosi specificamente indotta dalla plastica negli animali selvatici.
Secondo lo studio, recentemente pubblicato, l’inquinamento da plastica sta diventando così diffuso che le cicatrici nel tratto digestivo sono ormai diffuse in volatili di tutte le età. La malattia è stata riscontrata infatti anche negli uccelli molto giovani, probabilmente poiché gli stessi pulcini sono stati nutriti dai genitori con plastica accidentalmente contenuta nel cibo. Gli scienziati, tra i quali il dottor Alex Bond e la dottoressa Jennifer Lavers del Natural History Museum, hanno studiato numerosi esemplari di berta piedicarnicini dell’isola australiana di Lord Howe per esaminare la relazione tra i livelli di plastica ingeriti e lo stato di salute proventricolo, la prima parte dello stomaco di un uccello. Come era prevedibile, lo studio ha mostrato come maggiore era la quantità plastica era stata ingerita da un uccello, più cicatrici aveva. Questa malattia può portare alla graduale rottura delle ghiandole tubolari del proventricolo: un problema serio, poiché la perdita di queste ghiandole può rendere gli uccelli più vulnerabili alle infezioni e ai parassiti e influire sulla loro capacità di digerire il cibo e assorbire alcune vitamine.