Vacanze studio all’estero: sono davvero l’unica scelta?

Da anni le vacanze studio all’estero vengono considerate la soluzione ideale per imparare l’inglese, tanto da sembrare quasi l’unica strada percorribile. Volare a Londra o a Dublino, vivere in famiglia o in college, frequentare corsi e attività in lingua: sono tutte esperienze che sicuramente hanno un grande fascino. Negli ultimi anni, però, molte famiglie hanno iniziato a chiedersi se sia davvero necessario varcare i confini per dare ai figli un’occasione di apprendimento efficace.

La verità è che non serve sempre un biglietto aereo per crescere con l’inglese. Le esperienze immersive in Italia hanno fatto passi da gigante, con programmi di qualità, insegnanti madrelingua e attività interamente in lingua. È il caso di realtà come Canadian Island, realtà che, tra le varie attività organizza anche Summer Camp, frequentati da migliaia di bambini e ragazzi ogni anno.

Imparare l’inglese senza volare all’estero

Il punto di forza dei Summer Camp in Italia è l’immersione linguistica. Le giornate sono pensate per svolgersi interamente in inglese: giochi, sport, laboratori creativi, momenti di socializzazione. I ragazzi si trovano a usare la lingua in contesti veri e divertenti, senza la rigidità della lezione tradizionale.

Questo approccio abbatte la barriera del “parlo solo in classe” e aiuta a sviluppare sicurezza. I bambini e i teenagers non vivono l’inglese come materia scolastica, ma come strumento di comunicazione con i compagni e con gli insegnanti. E così facendo, l’apprendimento diventa spontaneo, proprio come accade all’estero. La differenza è che tutto questo avviene a poche ore di distanza da casa.

Un’opportunità più accessibile per le famiglie

Organizzare una vacanza studio all’estero può comportare costi elevati, non solo per il viaggio ma anche per la permanenza. E a questi si aggiungono tutti gli aspetti pratici come documenti, assicurazioni, spostamenti e la distanza dai genitori, che per i più piccoli può essere un ostacolo.

Un campo estivo in Italia, al contrario, si presenta come una soluzione molto sostenibile. Le famiglie possono scegliere campi residenziali o diurni, a seconda dell’età e delle esigenze, con la certezza di poter contare su un’organizzazione strutturata e sicura. La vicinanza geografica consente anche maggiore tranquillità, perché i genitori sanno di poter raggiungere i figli in poche ore in caso di necessità. Il che rende l’esperienza accessibile a un numero maggiore di ragazzi che, in altri casi, non avrebbero potuto viverla.

Un investimento educativo e di crescita personale

Oltre alla lingua, i Summer Camp in Italia sono occasioni preziose di crescita personale. Vivere alcuni giorni lontano dalla routine quotidiana, stringere nuove amicizie, cimentarsi in attività di gruppo sono tutti elementi che aiutano a sviluppare autonomia, responsabilità e spirito di collaborazione.

L’ambiente internazionale è garantito dalla presenza di docenti madrelingua e staff specializzato, in modo da stimolare i ragazzi a comunicare sempre in inglese. Allo stesso tempo, il contesto italiano offre sicurezza e familiarità, quindi un equilibrio ideale tra qualità dell’educazione e sicurezza.

In conclusione, questi campi permettono di vivere un’immersione vera nell’inglese, con costi contenuti e una gestione semplice per le famiglie. Per chi desidera dare ai figli un’occasione formativa di valore con le lingue straniere, rappresentano un’alternativa valida e al passo con i tempi.