MANTOVA Suonava come la più classica delle missioni impossibili quella di espugnare il parquet della capolista Ravenna, mai violato fino a domenica. E invece la banda terribile di Alex Finelli è riuscita in questa impresa che adesso non può che dare un slancio di morale e fiducia notevole in vista dell’ultima partita contro Verona e della Coppa Italia che, tra l’altro, si disputerà proprio a Ravenna. «Noi eravamo fiduciosi di andare là e fare bene, poi vincere è un altro discorso – afferma il presidente Adriano Negri – ma da quello che mi diceva il coach i ragazzi si erano allenati bene e avevano voglia di riscattare la beffa dell’andata. Speravamo e pensavamo di andare a fare una partita intensa, poi giocando a Ravenna, dove tutti finora avevano perso, si poteva anche perdere. Invece per fortuna è andato tutto bene e siamo stati bravi a gestire gli ultimi possessi». Tre domeniche fa la partita contro Udine fu decisa da un canestro in appoggio di Poggi, a Ravenna è stata invece una tripla di Ferrara il colpo del ko. Palloni decisivi nelle mani dei più giovani del gruppo, che dimostrano di non avere timore di prendersi le responsabilità: «Stiamo lavorando per arrivare il più pronti possibile alla fase delicata, anche a Ravenna qualcuno ha fatto bene e qualcuno magari un po’ meno penalizzato dai falli. Bisogna suddividere le responsabilità nel numero maggiore di giocatori, solo così possiamo avere anche i ragazzi più giovani hanno dimostrato di stare in campo in momenti cruciali e in partite importanti. Non è giovane ma voglio spendere due parole per Luca Infante, che da un punto di vista caratteriale è ineccepibile. Le referenze che avevamo erano ottime, ma dopo averlo conosciuto personalmente sono ancora più sorpreso in positivo. Si è fatto voler bene da tutti e si è inserito benissimo. Pian piano diventa sempre più protagonista». Questa euforia per la vittoria fa da ponte però verso una settimana decisamente anomala per gli Stings, per il basket e per l’Italia in generale: la disposizione regionale di chiudere tante strutture (cinema, musei, ecc.) coinvolge anche le palestre: «Stiamo cercando di capire, perché un conto è andare nelle palestre di fitness dove a rotazione passano centinaia di persone – conclude – mentre invece solo noi al Dlf a porte chiuse non è da considerarsi attività ricreativa, e poi ci siamo solo noi. La partita contro Verona è un altro punto di domanda, non vogliamo assolutamente giocare a porte chiuse, non abbiamo intenzione di perorare questa causa perché questa per noi è un derby, la partita più importante, e sarebbe un danno economico. Piuttosto preferiamo il rinvio, anche se viene da chiedersi quando, perché il calendario è fitto: forse la soluzione più ragionevole potrebbe essere lo slittamento di tutti gli impegni di una settimana mantenendo l’ordine di disputare l’ultima di campionato, poi la Coppa Italia e poi la fase a orologio, ma questa è solo un’ipotesi. Casalvieri è al lavoro e in contatto con la Lega e speriamo di avere notizie in questi giorni». Intanto, confermato il rinvio delle gare della 25ª giornata Piacenza-Forlì, Verona-Montegranaro, Imola-Orzinuovi e Caserta-Ferrara.
Leonardo Piva