Mantova Con il 70% della sua capienza, 200 spettatori, la palestra Boni è stata testimone del ritorno del pubblico sulle sue gradinate. Con la nobile arte protagonista ad accendere i tifosi. Lo sport con il pubblico torna così a rivivere dopo che per un po’ era diventato solo qualcosa per gli addetti ai lavori. E l’entusiasmo vissuto dal primo colpo di gong del “Memorial Lasagna” numero 7, per onorare il campione virgiliano Attilio, ha gratificato l’organizzazione della Boxe Mantova e del Team Cavallari Ventura con il patrocinio del Comune di Mantova. Sul ring hanno dato il massimo i pugili di otto match tra dilettanti sulla distanza dei tre round e, nel clou della serata, i professionisti Pappalardo e Mouhamadou sulla distanza delle otto riprese. Nella prima parte della serata spazio a sette pugili mantovani, quattro della Mantova Ring di Massimo Di Padova e tre della Boxe Mantova di Bruno Falavigna. Non fortunati i pugili di casa nostra, con molti debuttanti, per un pugilato nostrano che va rinnovandosi. Una sola vittoria, quella di Nicholas Froldi della Mantova Ring che ai punti ha avuto ragione di Yahya Motta della Boxe Guastalla. Il primo incontro ha visto l’esordio di Gabriele Araldi (Boxe Mantova), contato nel terzo round, che ha perso ai punti da Pietro Cerundolo della Boxe Carpi. Migliore fortuna non hanno avuto Viotto, Saccani, Bertaiola, Alberini e Bitco. Il primo, al debutto, è stato fermato ai punti da Mattia Albertelli (Boxe Piacenza) così come Saccani: nel suo primo match ha dovuto arrendersi al più giovane Diaschi, mentre Bensaci ha superato un buon Bertaiola. Epiloghi diversi per gli ultimi due mantovani saliti sul ring mentre nell’unico match senza virgiliani Zabolotnii (Boxe Scaligera) ha vinto il suo sesto match nei dilettanti superando Nocco dell’Olimpia Boxe Carpi. Il match fra il mantovano Alberini e Albertini (Boxe Guastalla) è stato interrotto prima del limite per sospensione cautelare di Alberini mentre Bitco (Boxe Mantova), colpito a freddo da un diretto di Paluci (Boxe Guastalla) crollava al tappeto. Poi sono scesi sul quadrato il catanese Gianluca Pappalardo del procuratore Ventura e il francese Kassimou Mouhamadou, con l’italiano che non ha fatto mistero di tentare la scalata al titolo italiano dei pesi medi nei primi mesi del 2022. Il match ha tenuto il pubblico col fiato sospeso. Il francese ha portato più colpi ma alla fine il verdetto è andato a Pappalardo per due punti, forse in virtù di una maggiore consistenza dei colpi e un finale in crescendo. Tra le proteste dell’entourage del transalpino.